NON CHIAMATELO DERBY
Leggi Viola contro Viola e vaglielo a spiegare ai comuni mortali che magari non sono addentro a questioni cestistiche che è tutto normale (o quasi).
Sabato andrà in scena una partita, evidentemente sbilanciata per i valori in campo, tra una corazzata per un campionato regionale a 7 squadre e una squadra piena di ragazzini di belle speranze, nel pieno di un percorso giovanile con dentro la speranza di diventare giocatori.
Non chiamatelo derby, però, e non per sminuire l’una o l’altra compagine che meritano grande rispetto, ma perché sul nome VIOLA non può e non deve esserci contesa.
Viene da sorridere a pensare che su Facebook, visto il proliferare delle pagine di club (in essere e andati) col nome Viola, per crearne una nuova, bisogna ricorrere a piccoli trucchetti onde evitare che il colosso di Zuckerberg rifiuti la richiesta. Segno dei tempi, ma poco conta.
Sabato spero saremo in tanti per una partita che probabilmente non avrà storia agonistica, ma che racchiude in sé tanto significato. E, a prescindere, applausi a ragazzi e uomini che, con impegno, indossano una canotta neroarancio.