GIUSEPPE A MUSO DURO, MA…
Non le ha mandate a dire il Sindaco Giuseppe Falcomatà, chiamato in causa da Federico Minniti nel corso della trasmissione Break in Sport su Antenna Febea.
La volontà di garantire un futuro solido alla Viola è il filo conduttore dell’intervento, ma andiamo ad analizzare i passaggi più significativi:
“Bisogna fare tabularasa di tutto, ripartire da zero e scacciare mercanti e avventurieri dal tempio per dare una sostenibilità societaria e sportiva che dia garanzie sulla permanenza del titolo sportivo a Reggio Calabria.”
Nulla da eccepire su questo concetto che credo trovi tutti d’accordo, ma è pur vero che ” mercanti e avventurieri” sono stati presentati a Palazzo San Giorgio con tutti gli onori, forse perché non vi erano alternative, ma di certo il primo errore di valutazione, con Coppolino in primis, è stato commesso dal primo cittadino.
Riguardo l’attuale proprietà il Sindaco è perentorio:
“Non c’è nessun tipo di contatto. Nessuno si è fatto sentire né ha ritenuto il caso di coinvolgere l’Amministrazione comunale. Mi pare chiaro che non ci sia la volontà di farlo. Ribadisco: al netto di quello che vuole fare questa proprietà, secondo me Reggio Calabria merita qualcosa di più”.
Se la proprietà, in questa fase, non ha ritenuto di coinvolgere l’amministrazione comunale, credo che il Sindaco debba pretendere, come garante di un bene della città, che questo incontro avvenga e al più presto visto che, all’atto, c’è una società in vita (seppur attaccata alle macchine) e dei lavoratori che sperano di essere pagati, la stessa società che dovrebbe corrispondere al. Comune e alla Città Metropolitana parecchi arretrati, com’è noto.
“Reggio Calabria è una città molto attrattiva sotto il profilo degli investimenti in campo sportivo. Lo dimostra ciò che è avvenuto con la Reggina e il presidente Luca Gallo. C’è grande appeal in tal senso: chi investe qui non lo fa per spirito di solidarietà, ma perché ci sono le condizioni per farlo. Compito della politica è sostenere queste persone, verificando prima la credibilità dei loro progetti”
Questo è un passaggio fondamentale da condividere in pieno. La Reggina di Gallo è la dimostrazione che in questa città ci vuole poco per far rinascere l’entusiasmo e gli impianti (Pianeta Viola e PalaCalafiore) possono costituire una fonte di guadagno per un eventuale investitore.
“Ci sono dei contatti con l’obiettivo di recuperare quella credibilità che, purtroppo, la Viola ha perso. Sappiamo che i tempi sono molto stretti, ma le interlocuzioni sono importanti. Preferisco mantenere il massimo riserbo sicché non saranno concluse ufficialmente. Una volta fatti questi passaggi chiederò personalmente un incontro al Presidente della Fip, Gianni Petrucci per illustrare il nuovo progetto. Ripeto: nella nuova gestione societaria c’è bisogno di includere l’anima sociale della Viola rappresentata dal Supporters Trust, sul modello di Trento. E, inoltre, non escludo la possibilità di unire le due anime sportive della Città in un’unica polisportiva”
Il mio spirito positivo mi fa pensare, o sperare, che ci siano non una ma due situazioni importanti in ballo. La prima è facile intuirla, quando si parla di polisportiva (vecchio pallino del Sindaco) e di unire le due anime sportive della città. Della eventuale seconda ipotesi non sappiamo e preferiamo non fare supposizioni.
La certezza è che i tempi sono stretti, molto stretti e non possiamo trascorrere un’altra estate di passione (intesa in senso biblico).
La scadenza più logica ci sembra la fine di questo mese (ed è già tardi), ma intanto non scordiamoci che c’è una società in vita (seppur attaccata alle macchine) e dei lavoratori che aspettano.