UNA CASA PER MATTEO, UN FUTURO PER LA VIOLA
È stata serata di celebrazioni ieri sera a Momenti Neroarancio, non la prima e nemmeno l’ultima per raccontare le imprese di questi ragazzi e dello staff.
Paradossalmente sembra che a Reggio si stia festeggiando una promozione piuttosto che una disfatta (non sul parquet), esempio di come i valori umani colpiscono a volte più dei risultati sportivi, peraltro importanti.
Ci si può fermare a discutere mesi su ciò che poteva essere e non è stato, su un ciclo che poteva aprirsi con uno staff tecnico collaudato e un roster già competitivo, ma sarebbe continuare a piangersi addosso e farci male.
Il futuro è nebuloso. Al momento c’è chi (la Mood) fa ricorso, cerca di evitare la fine sportiva, almeno nei propositi, e c’è chi appostato come il falco che vede la preda moribonda, aspetta la fine per proporsi come il futuro più bello e sostenibile, fatto di amore e passione, come se fossero sufficienti per creare un progetto vincente.
In entrambi i casi ci sarà da aspettare e non pochissimo.
Nel frattempo Matteo Mecacci, folgorato da Reggio Calabria nella quale vorrebbe acquistare una casa (vista mare aggiungiamo noi), ha sancito ancora una volta un legame che non può esaurirsi nel breve tempo di una stagione sportiva e Pasquale Motta dichiara, ma lo sapevamo da tempo, che la Viola è la sua vita!
In un quadro generale così variegato, il tifoso aspetta, spera (sempre meno) e si augura che l’unione tra, amore, passione, competenza e soldini (ci potrebbero essere tutte le componenti) non resti un’utopia, ma diventi l’inizio della rinascita neroarancio.