ARRIVEDERCI MATTEO
Chi ti conosce sa che quella firma l’avresti voluta mettere su un contratto a tinte neroarancio, ma la lunga attesa non poteva essere in alcun modo prolungata.
L’amore, l’attaccamento non possono purtroppo far dimenticare che per te quella panchina è una professione e non si può scegliere l’incerto per il certo.
Con la morte nel cuore anch’io ebbi modo di dirti che sarebbe stato giusto che tu facessi la tua strada. In questo momento è giusto così.
Ma certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano e sono certo che il tuo percorso professionale a Reggio Calabria non sia finito qui, in quel modo brutale in cui è stato interrotto.
Quello umano non finirà mai più perché Matteo tu sei un REGGINO vero, Reggio è casa tua.
Personalmente ho trovato un amico schietto e sincero, una bella persona che continuerò a sentire perché, prima di parlare della Viola, mi chiederai come al solito com’è il tempo a Reggio Calabria e, anche se ti risponderò che è grigio, tu mi dirai che Reggio è sempre più bella del posto dove ti trovi tu.
Matteo, lo sai anche tu che gli uomini passano e la Viola resta (speriamo), ma in questo caso ti chiediamo di ripassare, tanto sei ancora giovane, in quella che è la tua città di adozione.
Buona strada Matteo, anche se per te sarà una strada momentaneamente diversa da quella che volevi, da quella che volevamo in tanti.
Foto Maurizio Polimeni