WEEKEND DA PAURA
Il Calcio dilettantistico e giovanile si è fermato. Col trascorrere delle ore, le varie leghe regionali hanno annunciato lo stop ai campionati come era già successo per la serie D. La lega basket calabrese ha fatto lo stesso e tutte le società hanno sospeso le attività
Solo calcio professionistico a porte chiuse, un segnale forse di speranza, ci auguriamo non un azzardo, alla ricerca di una normalità che si allontana piuttosto che avvicinarsi. C’è confusione (comprensibile), timore, ma nel frattempo la vita, prima ancora che lo sport, va avanti.
A Reggio Calabria il centro è sempre affollato, così come gli uffici postali e i supermercati, si parla delle prossime elezioni (qualcuno ipotizza uno slittamento), della Reggina, della trasferta a Potenza, delle 3 partite casalinghe da affrontare a porte chiuse, tra la rabbia dei tifosi non per la decisone, ma per il destino avverso, gli stessi tifosi che dimostrano maturità nel manifestare la rinuncia ad un eventuale rimborso per le partite alle quali non potrà assistere.
E ci siamo noi, umili cronisti della palla e del divertimento. Non nascondo la difficoltà nel raccontare il fatto tecnico, nel portare avanti la passione di fronte alla realtà, ma ognuno deve provare a dare il proprio contributo perché, anche in un momento in cui i problemi sono gravi, ci si possa aggrappare alle emozioni.
Entriamo in un weekend da paura, con l’augurio che , in tempi brevi, possiamo voltarci indietro e dire ce l’abbiamo fatta e guardare avanti e, tutti insieme, fare festa.