REGGIO, DOVE LO SPORT NON È SOLO UN GIOCO
Reggio Calabria, una città bellissima con mille e più problemi, amata e odiata dai suoi figli, che fa innamorare chi viene qui per motivi sportivi.
Mi tornano in mente le parole di Luca Gallo, che si dichiara innamorato di questa città che lo ha stregato, nonostante egli stesso l’avesse vista depressa, quasi rassegnata al suo arrivo (e come dargli torto).
Lo ha dichiarato più volte Matteo Mecacci che, quando parla di Reggio Calabria gli si illuminano gli occhi.
Ci lasciano quasi basiti le loro parole per chi, come noi, spesso non riesce a vedere futuro in una città che fa fatica a rialzarsi.
E questo solo per citare due esempi recenti, ma se scorriamo la storia di esempi ne troveremmo decine.
La spinta più grande è venuta tante volte dallo sport che ha portato agli onori della cronaca nazionale Reggio Calabria attraverso la Viola prima e la Reggina poi.
Dai successi delle nostre squadre, dall’entusiasmo dei tifosi in giro per l’Italia è venuta fuori una Reggio diversa dagli stereotipi che ci dipingevano come peggio non si può.
Da Viola e Reggina è partita quella voglia di riscatto, quell’orgoglio di sentirsi parte di un trionfo.
Oggi abbiamo vissuto grazie all’arrivo di Gallo quel riaccendersi di una passione che ha portato 15.000 persone al Granillo, 4.000 all’apertura dello store. Oggi potremmo rivivere quella magia a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 in cui Reggio era nel gotha dello sport italiano.
Reggina e Viola non saranno mai semplicemente due squadre. Non sarebbero rimasti fino alla fine senza stipendio a sputare l’anima 8 ragazzi e uno staff se la Viola fosse solo una squadra di basket. Non saremmo stati in 15.000 per un primo turno di playoff di C se la Reggina fosse semplicemente una squadra di calcio.
Questo Luca Gallo lo ha capito, molto di più di tanti reggini. Ma si sa noi siamo generosi, ospitali, ma testa dura e diffidenti, sempre lì col timore che tutto finisca perché Reggio non è abituata a vincere.
Presidente Gallo, Lei può completare un mosaico in cui tasselli amaranto e neroarancio si combinano alla perfezione per scrivere nuove storie da regalare ai posteri, Lei può tracciare una strada che percorreremo insieme verso traguardi sociali e sportivi.
Sono certo che, in cuor suo, ha già scelto. Basta guardare il cielo al tramonto sullo Stretto che passa dall’amaranto, all’arancione, per poi lasciar spazio al nero della notte.
I colori di una città che vuole vincere.