KYLE LAFFERTY, L’IRLANDESE CHE AMA IL SUD
KYLE LAFFERTY, Classe 1987, attaccante nordirlandese, destro di piede, fisico da corazziere.
Kyle Lafferty nasce ad Enniskillen, un comune di nemmeno 15mila anime a circa 100 chilometri ad ovest di Belfast.
Calcisticamente Lafferty cresce nel Burnley, in Serie B inglese, dove si trasferisce all’età di 16 anni. E qui che si afferma come uno dei migliori talenti del suo paese, forse il migliore, giocando regolarmente prima per la nazionale nordirlandese Under17 e poi per quella Under19.
Lafferty è un giocatore atipico perché è alto e molto forte nel gioco aereo, ma anche molto veloce e discretamente tecnico.
Dopo Burnley, Lafferty arriva a Glasgow con grandi promesse. Viene pagato tre milioni di sterline (una cifra molto alta per il campionato scozzese. La sua prima stagione in Scozia è un mezzo flop, nonostante i Rangers vincano sia il campionato che la coppa nazionale. Lafferty viene fermato da diversi piccoli infortuni.La stagione 2010/2011 si rivelerà la migliore stagione di Lafferty a livello di club. La punta nordirlandese accumula 15 gol e 10 assist in tutte le competizioni, finendo addirittura la stagione in crescendo: segna sette gol nelle ultime sei partite, di cui ancora una volta quello decisivo per il titolo.
A fine 2012 i Rangers falliscono e Lafferty accetta l’offerta del Sion, in Svizzera, dove non lascia praticamente traccia e quindi nell’estate del 2013 accetta la chiamata del Palermo, in Serie B, per provare a ricominciare, di nuovo.
La stagione con il Palermo va benissimo: Lafferty diventa uno degli uomini chiave della promozione in Serie A segnando 12 gol di cui 2 da calcio di punizione (Dybala, per intenderci, ne segnerà 5). Con i rosanero disputa in assoluto la migliore stagione.
Zamparini lo cede al Norwich. Dopo sei mesi in cui fa quasi sempre la riserva, Lafferty viene girato in prestito al Rizespor, in Turchia, per il resto della stagione. L’anno successivo, tornato al Norwich, i campi della Premier League Lafferty non li vede quasi mai. A gennaio, quindi, decide di nuovo di trasferirsi in prestito, e di nuovo in Championship, questa volta al Brighton.
Se nei club non riesce ad esprimere il suo meglio, in nazionale è gran protagonista della qualificazione ad Euro 2016.
Nelle prime tre partite del girone, l’Irlanda del Nord inanella addirittura tre vittorie di fila. Nella più clamorosa, quella fuori casa contro la Grecia di Ranieri, Lafferty fa impazzire Manolas, affermandosi come uno dei pochi giocatori nel panorama mondiale a farlo soffrire nella copertura della profondità.
Lafferty chiuderà le qualificazioni con 7 gol, quanto Rooney e Bale, ma con dei compagni infinitamente inferiori sotto il profilo tecnico e senza avere la possibilità (fondamentale, da un punto di vista fisico) di giocare regolarmente con un club.
Lafferty segnerà anche il gol decisivo per il raggiungimento dell’obiettivo, l’1-1 contro l’Ungheria, al 93esimo e diventa il secondo miglior marcatore di sempre della nazionale nordirlandese con 20 reti in 75 presenze.
Torna in Scozia con gli Hearts dove disputa un’ottima stagione realizzando 11 gol, infine ancora Rangers, Sarpsborg (Norvegisa) e mezza stagione al Sunderland, dal quale si è da poco svincolato.
Da pochissimo diventato padre per la seconda volta, Lafferty, a dispetto delle sue caratteristiche che lo vorrebbero uomo da area di rigore, predilige le giocate in profondità, gli inserimenti e il tiro da fuori anche al colpo di testa. A Reggio Calabria vuole ritrovare il calore di Palermo e le giocate che gli hanno permesso di mettersi in luce a livello internazionale. Di lui si riconosce la capacità di fare a sportellate e l’impegno a volte anche oltre i limiti che lo hanno fatto amare a Palermo. La Reggina, dopo Denis e Menez, effettua anche un’operazione vantaggiosa da un punto di vista fiscale come spiegato in QUESTO ARTICOLO.
Denis, Menez, Lafferty sicuri e altri 3 elementi (Reginaldo, Charpentier e un altro Under?), non ci sembrano roba da poco per la B, in attesa che il campo emetta le proprie sentenze.