REGGINA, CHE CARATTERE!
Prova di maturità per la Reggina che ha superato in casa la Vibonese, pur senza brillare particolarmente.
Già prima dell’inizio della gara, i tifosi sono intenti ad ascoltare i risultati dagli altri campi: “Figghioliiii” – si sente urlare – “Catanzaru e Catania pirdiru” … “Piffauri, pinzamu mi vincimu nui”, risponde qualcuno che non si lascia pervadere da facili entusiasmi.
Fischio d’inizio e la squadra di Toscano fatica un po’ a costruire gioco, ma trova comunque il goal su autorete: “Signora”, esclama un tizio seduto accanto a me, “speru mi ‘ndi fannu u goal ru pareggiu, cusì ‘ndi russigghiamu”. Gesti scaramantici che non si possono descrivere da parte dei vicini di posto, ed io che mi limito a rispondere “scusi, speriamo di fare il secondo piuttosto, non ittati triulu”.
E il buon Corazza, ad avvio di ripresa, ci mette esattamente 36 secondi per siglare il goal del 2-0 e chiudere la pratica Vibonese. “Sì, però ficimu schifu”, esclama sempre il signore di cui sopra… “ma chi ti ‘ndi futti”, penso tra me e me, vincere partite in cui non si è giocato benissimo e di fatto, rischiando praticamente nulla, dimostra che la squadra c’è anche e soprattutto mentalmente.
Sul finale, qualcuno teme che l’impianto d’illuminazione del Granillo non regga, e di conseguenza che si possa perdere la partita a tavolino. “Simu sicundi si non si stutunu i luci”, mugugna qualcuno … “Mancunu cinqu minuti, in casu ‘ddumamu i candili”, ribatte un altro.
“Mannaia a Ternana vinciu, sinnò erimu primi”, a guardar la classifica gira un po’ la testa in effetti. Ma siamo solo alla quinta di campionato, non si possono fare conti e tabelle di marcia.
Neanche il tempo di gioire, infatti, che già mercoledì ci aspetta un’altra battaglia, di quelle importanti. Al “Liberati” di Terni si affronteranno prima e seconda in classifica.
“Un puntu a Terni e vintimila cu Catania” pronostica qualcuno… “Non parramu chi facimu a fini ru Catanzaru”, frena qualcun altro.
Un passo per volta, dunque. La Reggina non molla, la luce ha retto, il cuore si gonfia d’emozione… e chi se ne frega della prestazione!