E ANCHE STAVOLTA PERDIAMO LA PROSSIMA
Potremmo stare qui ad elencare la lunga lista di record stabiliti dalla Reggina, campione d’inverno con 2 giornate d’anticipo, forse ne manca solo uno, ovvero quello di 12 vittorie consecutive in casa stabilito nella stagione 1983/84, ma poco conta.
Ciò che balza agli occhi è l’assoluta superiorità della squadra amaranto, nonostante le rivali provino a tenere il passo e sperare di settimana in settimana in un passo falso degli uomini di Toscano che non è arrivato dopo aver incontrato 16 avversarie (non includo il Rieti) e, particolare non da poco, Ternana, Potenza, Monopoli e Bari, ovvero le squadre che occupano dalla seconda alla quinta posizione, in trasferta.
Ci è voluto il buon Tedino dopo 17 giornate di lamenti (degli altri) ad ammettere candidamente di aver incontrato una squadra fortissima, una macchina da guerra.
Il Teramo ha provato a giocarsela a viso aperto, alla pari, ha espresso anche delle buone trame soprattutto nel primo tempo, ma il risultato è stato quello di favorire le veloci ripartenze amaranto e di concedere spazi che alla Reggina non puoi proprio regalare.
Toscano ha chiesto lo stadio pieno per la prossima partita in casa contro la Viterbese e noi vorremmo che il suo desiderio si avverasse, quantomeno che si torni a superare quota 10.000, cosa non avvenuta col Rende.
Tre partite al termine di un 2019 storico in cui l’avvento di Luca Gallo ha trasformato quella che era una fiammella pronta a spegnersi in un fuoco di entusiasmo, speranza e passione.