ANCHE SE FA MALE
Uno schiaffo di quelli che ti scuotono, che ricevi quando non te l’aspetti, quando, forse, commetti l’errore di specchiarti senza pensare di avere di fronte un avversario agguerrito che non ha alcuna intenzione di farsi da parte sol perché ha di fronte una nobile decaduta del basket, o perché gioca in un palasport di altra categoria.
Forse questo è uno dei limiti della Viola, oltre a quelli strutturali di un roster monco (ma questo lo sappiamo da tempo). I neroarancio possono far impallidire Caserta e perdere a Catania o Valmontone.
Se in alcune partite, in cui si è giocato in piena emergenza, il fattore caratteriale, la voglia di andare oltre l’ostacolo e, naturalmente, l’abilità strategica di Mecacci, hanno fatto la differenza, contro Costa D’Orlando, qualcosa è venuta meno in ognuno di questi fattori.
E adesso che fare? Deprimersi è rinunciare ai sogni? Assolutamente no! Rialzarsi, guardarsi negli occhi e riprendere il cammino, fino in fondo.
Anche stavolta al palazzo, nonostante la presenza bella e rumorosa di una scolaresca, le presenze sono state da serie B.
Qualcuno, prima di rinunciare ai sogni di gloria, dovrebbe far bene i conti e capire se conviene o meno provarci fino in fondo, o programmare a priori un’altra stagione di B, con questi numeri e un appeal in discesa libera. Non serve un grande esperto per comprendere che bisogna provArci fino in fondo, ma di questo ne riparleremo presto molto presto…
Foto Maurizio Polimeni