SIAMO UN PO’ TUTTI 30 APRILE
Perchè i ricordi hanno un giorno e un’ora indelebili nel tempo.
Dovessimo stilare una classifica delle giornate storiche per la Reggina, il 30 Aprile 2006 starebbe forse subito dietro alle grandi promozioni.
Più che i 3 gol, non c’è tifoso che non abbia fissata nella mente quella enorme B giallorossa che campeggiava in curva sud nei minuti conclusivi della partita.
Forse perché il Messina aveva significato spesso sogni infranti, come nel 1985 quando la squadra di Scoglio regalò i punti al Barletta condannando la Reggina alla retrocessione , o nel 1989, quando Schillaci esulta a col gesto dell’ombrello sotto la tribunetta Valeria dopo che la settimana prima gli uomini di Zeman erano andati a pascolare ad Udine in formazione rimaneggiata, o ancora l’anno successivo, quando Protti spense i sogni di gloria al Comunale.
Anche l’anno della seconda promozione in A non eravamo riusciti a batterli, anzi, il gol di Godeas a Messina e la successiva sconfitta in casa contro il Modena, avevano seriamente messo a rischio l’impresa.
L’anno precedente, tra l’altro, due cocenti sconfitte avevano macchiato un’annata, la prima di Mazzarri, comunque positiva.
30 Aprile è gioia, riscatto, testimonianza di una supremazia mai più scalfita, è l’essenza del calcio, il derby, quel derby che a dire il vero ci manca per avere la possibilità di infliggergli la quarta carcagnata.