UNA REGGINA A DUE MARCE
I fari sono puntati tutti o quasi sulla squadra di Toscano, ma esiste un’altra Reggina, quella che, nei desideri di Gallo, doveva produrre quei talenti fatti in casa tali da ripercorrere le gesta dei vari Perrotta, Cirillo, Belardi, Cozza, Campolo, Barillà, MMissiroli, Di Lorenzo, dello stesso Toscano per fare alcuni esempi.
I risultati dello scorso anno, nonostante le grandissime difficoltà della prima parte della stagione, lasciavano ben sperare. Il lungo lavoro su atleti e tecnici fatto in estate si è concretizzato in una ottima annata.
ECCO I DATI RELATIVI ALLA SCORSA STAGIONE
Berretti: primo posto finale
TOTALE
16 vittorie 3 pareggi 3 sconfitte 48 fatti 21 subiti
AL 1°NOVEMBRE
2 vittorie 1 pareggio 2 sconfitte 12 fatti 8 subiti
Under 17: secondo posto finale
TOTALE
14 vittorie 3 pareggi 3 sconfitte 49 fatti 22 subiti
AL 1°NOVEMBRE
7 vittorie 0 pareggi 1 sconfitta 16 fatti 13 subiti
Under 15: sesto posto finale
TOTALE
8 vittorie 4 pareggi 8 sconfitte 26 fatti 31 subiti
AL 1°NOVEMBRE
4 vittorie 2 pareggi 1 sconfitta 13 fatti 8 subiti
Quest’anno ci si aspettava, sulla scia di quanto fatto lo scorso anno e con il Sant’Agata a disposizione fin da subito, una foresteria dedicata, un ulteriore passo in avanti con l’arrivo anche di un responsabile referenziato come Spataro con Ennio Russo a supervisionare il tutto ed invece, oltre ai ragazzi anche di valore persi per strada, i numeri sono impietosi.
Tra Berretti, Under 15 e Under 17 abbiamo 4 vittorie, 6 pareggi e 11 sconfitte con 28 gol fatti e 50 gol subiti e nel dettaglio:
Berretti 7° posto con una partita in più
1 vittoria 3 pareggi 2 sconfitte 10 fatti 11 subiti
Under 17 11° e penultimo posto
1 vittoria 1 pareggio 5 sconfitte 8 fatti 20 subiti (clamoroso il 7-2 subito oggi a Monopoli)
Under 15 8° posto con una partita in più
2 vittorie 1 pareggio 4 sconfitte 11 fatti 19 subiti (rotondo 5-2 subito oggi a Monopoli)
Segnali poco incoraggianti per usare un eufemismo, insomma, che non fanno bene ad una società ambiziosa che deve fare del settore giovanile il fiore all’occhiello sullo stile dell’Atalanta che a Zingonia ha costruito le sue fortune.
Il Sant’Agata, come dimostra il passato non è da meno, ma da solo non basta: servono competenze importanti ed organizzazione adeguata. E su questo forse c’è ancora molto da lavorare e Gallo lo sa bene…