UN UOVO RICCO DI SORPRESE
Una vigilia di Pasqua che promette forti emozioni dal rettangolo verde del Granillo al parquet del Pala Calafiore.
Reggina e Viola nello stesso giorno rievoca tanti ricordi, sin da quando la squadra neroarancio giocava alle 11.00 alle Scatolone e quella amaranto alle 14.30 al Comunale, o le corse dallo stadio al Botteghelle, o ancora quel trenino che ci portava, al termine della partita della Reggina, fino a Pentimele.
Eh sì, la scorpacciata sportiva era un’istituzione a queste latitudini, così come erano un’istituzione Reggina e Viola per la maggior parte degli adolescenti Reggini.
Non era ancora giunto il tempo degli smartphone, c’era un forte senso di identità e appartenenza che nello sport aveva la sua realizzazione più grande, c’era bisogno di SOGNI.
Oggi si cerca di recuperare questi valori a partire dai più piccoli, attraverso esempi, come nel caso dei ragazzi neroarancio o seguendo le ambizioni del presidente Gallo.
Cosa vorremmo trovare nell’uovo di Pasqua? Innanzitutto due vittorie, la gioia più immediata, quella che porta entusiasmo a prescindere, dopo un po’ di stabilità societaria per motivi diversi sia nella Reggina che nella Viola.
Chiediamo troppo? Credo proprio di no perché il desiderio di tornare a volare alto è parte fondamentale di ogni tifoso.
Sabato apriremo quest’uovo e vedremo. Non ci resta che aspettare.