TRA PALCO E REALTÀ
È stato sollevato un polverone per la frase pronunciata da Franco Polimeni lunedì nel corso di Buongiorno Reggina, appuntamento quotidiano del canale tematico amaranto.
Ora che il polverone arrivi da Bari ci può stare per tanti motivi, ma che da Reggio ci si erga a giudici irreprensibili invocando drastici provvedimenti ci sembra un controsenso giustificato dal verso di Nicola Giunta che ci vuole
Nimici d’iddi stessi pi ppuntiggiu
Detto ciò anche noi riteniamo che Franco Polimeni, che stamattina con umiltà si è scusato in apertura di programma, potesse anche evitare quella battuta (perché tale era), pur avendo espresso fondamentalmente un dubbio che è venuto a molti, anche a quelli che, colpiti da improvviso perbenismo, hanno fatto due passi indietro proclamandosi puri di cuore e ambasciatori dello sport, ma è pur vero che la cosa è stata ingigantita a dismisura.
Mi sembra che il mister del Bari, usando in maniera impropria la lingua italiana, avesse ipotizzato infortuni cavandosela con un “sono stato frainteso” e che nessuno da Bari lo avesse crocifisso per questo.
La posta in palio è alta e, al di là del gemellaggio, che molti dimenticano sia un legame stabilito tra i rispettivi ultras, la rivalità del campo è l’essenza del calcio che, per fortuna, rimane sempre e comunque un GIOCO. Magari ogni tanto sarebbe bene che ce ne ricordassimo tutti e scendessimo da quel palco in cui spesso saliamo in maniera arbitraria per guardare meglio la realtà.