SACCIU JEU COMU MI SENTU
Presidente Gallo, se lei avesse intrapreso la carriera di calciatore sarebbe stato un rigorista infallibile, di quelli che mandano il portiere da una parte e la palla dall’altra. Ebbene è riuscito a spiazzarmi, e credo non solo a me, con il suo essere diretto e concreto, senza mezze parole, una cosa alla quale non siamo abituati. E poi lei punta dritto verso traguardi importanti non sapendo che a Reggio Calabria togliersi di dosso quell’idea di mediocrità, di dover per forza dipendere da qualcuno è un’impresa titanica che nemmeno la conquista della serie A è riuscita a cambiare. Lei però è riuscito a toccare le corde giuste e, una città depressa in cui non si parlava di Reggina, come giustamente ha notato lei, di colpo si sta riscoprendo capace di ritrovarsi di nuovo sotto la stessa bandiera a sognare traguardi prestigiosi. Stasera dentro di me tanti sentimenti si mescolano, faccio ancora fatica a metabolizzare un passaggio così rapido da una situazione più che disperata, ad una fatta di obiettivi prestigiosi ed immediati, ma siccome è una sensazione davvero molto piacevole mi auguro che duri il più a lungo possibile. C’era uno striscione al vecchio comunale se non erro a metà degli anni ’90 e recitava testualmente: “SACCIU JEU COMU MI SENTU”, ecco oggi in molti stiamo così presidente. Ma si rende conto di cosa ha fatto? Noi credevamo che essere mediocri fosse la normalità prima che arrivasse lei, già prima che arrivasse lei a ricordarci del nostro passato glorioso e che:”La Lega Pro nun ce la faccio”.