QUELL’ AMARO IN BOCCA CHE NON SE NE VA
A differenza di Bari stavolta l’amaro in bocca rimane per tanti motivi.
Siamo l’unica squadra ad aver giocato già 2 scontri diretti, entrambi in trasferta e, in entrambi i casi, ci siamo trovati in vantaggio.
A Terni, proprio come domenica scorsa contro la Vibonese, colpendo a freddo ad inizio ripresa.
Stavolta, però, ci è mancata la zampata vincente per chiuderla, quella del bomber di razza che il buon Rivas non è, quel bomber che, in certe partite, ti serve come il pane.
Se la partita rimane in bilico è chiaro che la squadra in svantaggio spinga e il gol è arrivato in un momento in cui la Ternana stava profondendo il massimo sforzo.
L’errore di Guarna, naturalmente, ha agevolato il compito degli Umbri. Lungi da noi gettare la croce addosso al portiere, ma, ad oggi, il rendimento del numero 1 non è allineato al suo curriculum. La Reggina subisce tiri in porta con il contagocce (15 in sei partite), ma, in due delle tre occasioni in cui ci si è trovati sotto pressione, Guarna non è stato all’altezza della sua fama.
Altro dato preoccupante è quello degli infortuni e della loro gestione. Problemi muscolari più o meno gravi per Doumbia, De Francesco, Denis, Bertoncini, con Doumbia che crolla dopo 20 minuti, Bertoncini che avverte un fastidio durante il riscaldamento.
Preoccupati forse no, la squadra ha dimostrato grande solidità, ma quei pochi campanelli vanno attenzionati sperando di recuperare almeno Bertoncini per la sfida contro il Catania.
È domenica, senza scusanti, il muro dei 10.000 va sgretolato senza pietà.