QUEL NUMERO CHE NON CANCELLO
È ancora lì, scorrendo la rubrica alla lettera T me lo ritrovo sempre davanti TARCISIO CATANESE, con la foto della sua famiglia come profilo su WhatsApp.
Da quella mattina di Marzo in cui ROSARIO Sasso, da capitano nel bene e nel male, mi chiamò per comunicarmi la notizia, io quel numero lo guardo tante volte, ma nemmeno per un attimo ho pensato di eliminarlo, sta sempre lì.
Dolore? Ancora tanto, perché quando una giovane vita viene improvvisamente spezzata non trovi risposte alle tue domande o forse non ce ne sono.
Ricordi? Tantissimi di imprese calcistiche, ma, ancor di più, di quei due anni, dall’Aprile 2015 a Marzo 2017, un cui ebbi la fortuna e il privilegio di conoscere un uomo che sprizzava classe dentro e fuori dal campo.
Mai ad esaltare le sue doti, mai una parola di troppo, mai una richiesta, anzi una sola, quando la Banda Scala tornò a Reggio nel Giugno del 2015. “Potrei avere un ferro da stiro, sai vorrei avere la camicia stirata e in ordine per stasera”.
Un piacere vedergli toccare il pallone anche dopo tanti anni, classe pura.
E poi quel desiderio nascosto, quella speranza, quella voglia di allenare la Reggina che riparti a dalla D. Mariotto aveva scelto lui, e Tarcisio era felice, avrebbe realizzato un suo grande desiderio. Me lo confidò in quella estate tra un messaggio e una chiamata. Le cose poi, come sappiamo, andarono in modo diverso.
Di fronte a me ancora quel viso malinconico di un uomo semplice.
Rocco Musolino, permettimi ancora una volta di salutarlo con le tue parole che sono diventate poesia amaranto.
“LA REGGINA HA SEGNATO CON CATANESE, LA REGGINA Ha RADDOPPIATO CON CATANESE”
CIAO TARCISIO, IL TUO NUMERO È SEMPRE LÀ!
Video Chisti Simu