NOSTALGIA CANAGLIA, NOSTALGIA AMARANTO
È domenica, anche se, in questa situazione assurda, ogni giorno è uguale all’altro. Il calendario ti viene incontro, domenica, il giorno in cui ci saremmo ritrovati in tanti al Granillo dopo una settimana fatta di attesa, di ingiurie verso gli occasionali o verso chi non fa il biglietto e cazzate varie, del “Stiamo sul pezzo, non abbiamo ancora fatto niente” di Mimmo Toscano, del mangiare in fretta per correre al campo, del “Tiro, reteee” di Rocco Musolino, dell’abbraccio finale sotto la curva, dei conti sui punti di vantaggio e le giornate che mancano.
È domenica, quel giorno in cui, svegliando, avrei scritto il mio pensiero sulla partita fatto di parole che vengono da sole una dopo l’altra.
È domenica e, tra un bollettino e l’altro, la nostalgia ci assale, per le cose più normali, quelle alle quali normalmente non fai nemmeno caso o addirittura ti fanno incazzare.
È domenica e siamo qui stavolta a ringraziare quei social spesso maledetti, che oggi ci fanno sentire più vicini, ci consentono di fare il pieno di speranza.
È domenica e la nostalgia ha un colore preciso, bellissimo, l’amaranto!