LA MALEDIZIONE DELL’ANNO DISPARI
A quasi un mese dalla conclusione della stagione agonistica degli amaranto viviamo nel vuoto cosmico dell’astinenza da pallone che proviamo inutilmente a riempire con voci di mercato, nuovo allenatore e pettegolezzi vari su questo o quel personaggio.
Mancano argomenti quotidiani, ma nel contempo, i tifosi hanno bisogno di discutere di qualcosa.
Allora dal giudicare se meglio Toscano, o Bisoli, o Scienza si passa a “Tu ricu jeu cu veni perché ho parlato con tizio che è amico di caio, parente di sempronio e mi rissi… “.
E poi, come puntualmente avviene ogni anno, si celebra il famoso festival dell’ex in cui decine di vecchi giocatori amaranto vengono candidati per un ritorno: Porcino, Danti, Cosenza, Puggioni, se si potesse pure Amoruso (visto che l’anno scorso si è parlato di Bianchi), finanche Rizzo, accostato a nostro avviso alla Reggina, con un’abile mossa del suo procuratore che è riuscito a sollevare un polverone sul suo assistito moltiplicandone in maniera esponenziale la visibilità.
L’era social ha creato decine di esperti, conoscitori e conoscenti, ma, diciamoci la verità, la colpa è di questi cazzi di anni dispari senza mondiali o europei e manco olimpiadi.
Stanno tentando di propinarci il mondiale under 20 o quello femminile, ma per noi malati di pallone serve altro.
Allora caro Taibi e caro Toscano provvediamo con questo annuncio così almeno discuteremo ufficialmente su qualcosa di concreto.
Intanto dal catasto all’aeroporto, decine di campioni si aggirano per la città in gran segreto.