IL RENDE AI RAGGI X
Classico testacoda sabato sera al Granillo con il Rende che farà visita alla nostra Reggina, della squadra sbarazzina guidata dall’ex amaranto Ciccio Modesto è rimasto ben poco. Quest’anno la compagine cosentina naviga stabilmente nei bassifondi della classifica nonostante abbia colto le sue uniche due vittorie nelle ultime cinque gare. Fuori casa un ruolino desolante composto da tre pareggi e quattro sconfitte nelle sette gare giocate. L’avvento sulla panchina di Andrea Tricarico (dopo l’esonero di Andreoli alla sesta giornata, dopo l’1-5 rimediato a Pagani) ha un po’ risollevato le sorti della squadra del presidente Coscarella anche se la classifica piange ancora. Sembrerebbe la classica vittima sacrificale al cospetto del Dream Team amaranto, ma attenzione ad eventuali cali di concentrazione che potrebbero costar caro, seppur abbiamo imparato a conoscere la cura maniacale e l’impegno del nostro mister “martello” Mimmo Toscano.
In fase difensiva la squadra biancorossa ha come riferimento gli uomini e non la palla, in questo fermo immagine prende gol dal Monopoli: la palla è scoperta, i difensori corrono verso dietro, ma il taglio di Fella (nel cerchio) si rivelerà mortifero.
Quando la difesa viene puntata senza filtro del centrocampo scappano all’indietro prendendo come riferimento la linea dell’area di rigore. In questo caso cercano di fare densità sulla palla ma lasciano un uomo libero alle spalle della difesa.
Quando attaccano sfruttano l’ampiezza degli esterni per allargare le maglie difensive (nei cerchi) e il taglio del centravanti Vivacqua (indicato dalla freccia). Quel movimento attrae la difesa, sono tre contro uno e nessuno esce sull’inserimento del centrocampista, Ndyaie, che intanto attacca lo spazio, è così libero di calciare dal limite.
A Catanzaro l’azione del gol nasce da una giocata dal basso e con tre passaggi liberano l’uomo solo, in campo aperto, verso la porta. La Reggina però difficilmente consentirà questo tipo di giocata. Lo stesso Tricarico ha ammesso che ha studiato qualcosa di diverso sul pressing ultraoffensivo degli amaranto.
Il Rende solitamente gioca con la difesa a 4, anche se in qualche gara ha variato schema giocando a 5 dietro, vediamo come dovrebbe schierarsi.
In porta giocherà Savelloni, scuola Pescara anche se non ha mai puntato su di lui, atleta molto alto e poco reattivo sulle conclusioni basse.
La difesa dovrebbe essere composta sugli esterni da Vitofrancesco (1 assist) e Blaze. Al centro sicuramente Bruno e uno tra Germinio e Nossa (1 rete), se invece optassero per la difesa a 5 potrebbero giocare entrambi.
A centrocampo gli intoccabili Scimia (3 reti e capocannoniere) e Collocolo (1 rete), si giocano un posto l’esperto Loviso (1 assist) e Murati (1 assist) e Ndyaie che con Tricarico ha cominciato a trovare spazio.
In attacco il capitano Vivacqua (1 rete) ed i due centrocampisti avanzati Giannotti (1 assist) e Rossini (2 reti e 2 assist), a conferma della volontà di coprire gli spazi invece che attaccarli direttamente.
Giuseppe Caridi – Leo Mamone