IL PORDENONE AI RAGGI X
«È una partita delicata». Così oggi Marco Baroni in conferenza stampa ha presentato la partita di domani con il Pordenone di Attilio Tesser che arriva da tre vittorie e due pareggi nelle ultime cinque uscite lontane da Lignano Sabbiadoro.
«Al “Granillo” ci servirà coraggio, personalità, umiltà e autostima» ha chiosato il tecnico di Montebelluna che domani dovrebbe schierare Perisan (8 partite senza subire reti) in porta, Berra (1 rete e 3 assist) e Falasco (1 rete e 2 assist) terzini, Vogliacco (1 assist) e Camporese (1 assist) centrali, Misuraca mediano, Zammarini (2 reti e 2 assist) e Scavone (1 rete e 1 assist) interni, Biondi trequartista, Ciurria (4 reti e 4 assist) e Morra (1 rete) punte, con Musiolik (4 reti) e Butic (1 rete e 1 assist) scalpitanti.
A inizio azione avversaria dal basso tendono ad indirizzare gli avversari sugli esterni per cercare l’anticipo su un eventuale lancio
Il Pordenone tende ad abbassarsi dentro la propria area di rigore. Questo favorisce chi ha capacità di saltare l’uomo in dribbling, chi si inserisce senza palla e i tiri da fuori
Un’altra cosa che soffre la squadra di Tesser sono i cross che arrivano sul secondo palo, all’andato fece gol così Liotti sul pallone messo da Bellomo, così hanno subito le ultime due reti con Spal e Cittadella
I giocatori offensivi sono dinamici e creano imprevedibilità, qui Falasco cerca Ciurria in profondità alle spalle della difesa mentre i compagni occupano gli spazi. Portando molti uomini in avanti, quando non hanno la profondità fanno girare il pallone ma, se lo perdono, ricorrono sistematicamente al fallo tattico
Quella di giocare la palla lunga alle spalle della difesa è una loro caratteristica. Per evitare la pressione il portiere rilancia su una delle due punte. Si crea molta densità in zona palla per poi andare a duello sulla seconda palla. Una volta recuperato il pallone i terzini si allargano, gli interni stringono e le punte più il trequartista si lanciano in profondità
Giuseppe Caridi – Leo Mamone