IL CATANZARO AI RAGGI X
Il Catanzaro è allenato da Gaetano Auteri, uno che in Serie C non scopriamo certo oggi. Le sue squadre sono riconoscibili, il 3-4-3 è un vero e proprio marchio di fabbrica dell’allenatore siciliano. Il Catanzaro è una squadra che predilige il possesso palla (60% di media a partita) specie nelle prime parti di gara. Tirano parecchio in porta, corrono e pressano ma qualche amnesia in difesa la concedono. Auteri però non si fossilizza: a Caserta, quando doveva recuperare la partita, è passato al 4-2-3-1, mentre quando è in vantaggio passa spesso al 5-4-1.
Qui, con la Virtus Francavilla, lasciano spazio per la giocata verticale e Bovo (freccia verde) porta a spasso il difensore giallorosso creando un buco per l’inserimento di Perez (freccia rossa) che causerà una superiorità numerica, ne approfitta Vazquez (freccia blu) che parte da lì e va a segnare.
A Viterbo invece subiscono gol in contropiede, una giocata sbagliata e un lancio verticale mandano in porta Volpe. La squadra è troppo lunga e la giocata in verticale avviene a palla scoperta perché i centrocampisti sono troppo bassi e la difesa (che dovrebbe scappare verso la porta) resta allineata a metà strada. Quando la palla arriva a Volpe si nota quanto è lungo in campo il Catanzaro.
Nonostante l’altezza, Bianchimano è più abile con i piedi che con la testa. Quando il Catanzaro attacca il centravanti funge da regista avanzato, attira il difensore su di sé creando lo spazio per l’inserimento di Fischnaller in questo caso.
Altra situazione, sempre Bianchimano a fungere da regista arretrato (cerchio giallo), apertura a destra verso la corsa di Statella (freccia blu), Kanoutè (freccia nera) resta lì per creare il due contro uno con il difensore avversario mentre Fischnaller attacca la profondità (freccia verde).
Sul cross di Statella, Fischnaller (cerchio nero) colpisce di testa mandando alto attaccando sul secondo palo, mentre Bianchimano (cerchio blu) è arrivato sul primo.
Il Catanzaro è costruito per vincere il campionato, non solo da quest’anno, ha una rosa importante con molti giocatori ex Reggina e si denota un buon mix fra giocatori giovani e di esperienza vantando un’età media di 25 anni.
In porta gioca Di Gennaro eterna promessa scuola Inter che lo ha mandato in giro per l’Italia sperando che ogni stagione potesse essere quella della consacrazione.
In difesa alterna giocatori di stampo fisico (Martinelli, Quaranta e Riggio) insieme a Celiento che per caratteristiche si adatta a marcare avversari più rapidi e scattanti.
A centrocampo onnipresente il capitano ex reggino Maita che tesse le trame di gioco delle aquile, quasi sempre in coppia con De Risio, uscito per infortunio domenica scorsa e in dubbio per sabato con Carsoli pronto a sostituirlo. A destra spicca Statella (ex Bari, Torino e Salernitana) e a sinistra Nicoletti.
Il reparto offensivo presenta molte variabili, in primis l’ariete ex (non molto amato) Bianchimano autore di 3 reti finora. Stesse reti per Kanoute, vera e propria bestia nera degli amaranto, giocatore che per caratteristiche dei nostri difensori può metterci molto in difficoltà. Senza dimenticare altri due ex, Fischnaller autore di 2 reti e Di Livio autore di un assist.