RAMI E IL TRIONFO DEL REGGINO MEDIO
“Abbiamo preso un campione del mondo” e guai a permettersi di far notare che, per completezza di informazione, non ha comunque giocato nemmeno un minuto pur avendo come gli altri sollevato il trofeo, a “E’ meglio Bertocini” (massimo rispetto per il calciatore amaranto), il passo è breve. Reggio è così, una città in cui il vento cambia facilmente e, altrettanto facilmente, molta gente ne segue la direzione.
Di certo sarebbe stato meglio, viste le dichiarazioni postume di Taibi che asserisce tra l’altro, e non abbiamo motivo di non credergli, che Rami non rispondeva quasi mai al telefono, evitare i video, peraltro molto apprezzati dai tifosi, sulla pagina ufficiale che preannunciavano l’arrivo del Francese in una sorta di countdown, dando così il crisma dell’ufficialità. Un conto è che lo facciano le testate (e anche noi non siamo esenti), un altro è che la notizia venga direttamente dalla società. Ma naturalmente, il mancato arrivo del Francese non è colpa dei video o delle testate giornalistiche.
Oggi sull’altare, domani nella polvere e di esempi ne avremmo a decine e, in fondo, ci potrebbe anche stare se non fosse che, chi si permette di andare contro corrente, di esprimere un dubbio, un’opinione viene sottoposto a processo e condanna immediata per alto tradimento.
E così, per fare un semplice esempio, oggi Gallo avrebbe vinto a mani basse le elezioni qualora fosse stato il candidato sindaco di qualsiasi schieramento, grazie ai meriti (indiscussi), conquistati in meno di due anni.
Ciò comporta che l’immagine del presidente, neo cittadino onorario (magari sarebbe stato più corretto proclamarlo nel post elezioni, ma questa è un’altra storia), è un’icona da venerare senza discussione. E pensare che lo stesso Gallo mai si è sottratto anche ad eventuali domande scomode e ha sempre sottolineato gli errori che quotidianamente, com’è logico, si possono commettere.
Detto ciò e tornando alla telenovela Rami nulla giustifica gli insulti gratuiti subiti dal calciatore o il fatto che le “imprese” fuori dal campo del calciatore accolte fino a 2 giorni fa con sorrisi, diventino di colpo motivo di condanna per lo stesso.
L’atteggiamento da leoni (da tastiera) è ormai una moda e non solo in questa città in cui l’equilibrio è stato sostituito dall’equilibrismo.