DA SAN SIRO AL SAN FILIPPO
Ci sono immagini che restano per sempre impresse nella memoria zche entrano nei libri di storia tra i capitoli più importanti, quelli che verranno ricordati per sempre.
Chi li ha vissuti li ricorda con grande emozione, li racconta con negli occhi quelle immagini, con nel cuore quelle sensazioni.
A San Siro, come al San Filippo tra i pali c’era lui, EMANUELE BELARDI, lui che di storia della Reggina ne ha scritta e vissuta tanta fin da quando, da ragazzino, si trasferì da Eboli a Reggio Calabria per provare a realizzare un sogno.
Per riuscirci il talento non basta, serve tanto sacrificio, a volte tanta capacità di soffrire.
Ad Emanuele queste cose non mancano e sa tirarle fuori nei momenti più importanti come a San Siro, nell’anno della seconda promozione in A, a Bergamo, al San Filippo e potremmo citarne mille altre.
Sono le stesse doti che gli valsero la chiamata alla Juventus, la laurea in scienze motorie, ma soprattutto la credibilità come uomo prima che come calciatore, quella stessa credibilità che lo portò a dimettersi da responsabile del settore giovanile della Reggina giusto due anni fa.
In quelle immagini c’è davvero tanta Reggina, c’è tanta storia, c’è il ritratto di un uomo che, a 43 anni, può guardare sua figlia con occhi fieri di chi, nel bene e nel male, c’è sempre stato e ci sarà.
Auguri Emanuele!