Da “depressi” a felici… Grazie Luca Gallo
Quasi quattro anni, quattro lunghissimi e nefasti anni, in cui TUTTI i tifosi della Reggina siamo stati costretti ad avvertire la sensazione di esserci ritrovati ad essere dei “figli di madre ignota”.
Quasi quattro anni di mesta sopportazione di grida, di intenzionali distinzioni, di diffusione di acredine, di dispensazione di odio e livore, di un interesse a disgregare non casuale ma il tutto fortemente voluto perché ritenuto utile e funzionale.
Quasi quattro anni in cui siamo stati tra i pochi (pochissimi a dire il vero) a sostenere con fermezza che nessuna “Reggina” sarebbe stata una Reggina con tutti i crismi se non avesse riacquisito il famigerato “marchio”. Nessuna “Reggina” – con nessun prefisso e con nessun suffisso – sarebbe mai stata “LA” Reggina se non avesse ingoblato tutta la sua Storia. TUTTA. Una Storia importante rivelatasi per qualcuno anche un’eredità assai pesante tanto da presumere di potersela scrollare di dosso definendola come “frutto di combinazioni” e non già di sudore, di sacrifici, di amore, di passione, di furbizia e di intelligenza di tutti i presidenti, di tutti gli allenatori e di tutti i giocatori che nei precedenti 101 anni avevano indossato la maglia amaranto.
Non ci siamo mai abbattuti, non abbiamo mai desistito, abbiamo sempre creduto che fosse dovuto ed indispensabile che la Reggina riavesse interamente ed integralmente il suo centenario bagaglio di vitttorie e di sconfitte, di gioie e di dolori, di periodi esaltanti e di anni bui.
Eravamo presenti, il 21 gennaio scorso, in occasione della conferenza stampa di presentazione e lì abbiamo avuto la percezione che i nostri desiderata avevano finalmente trovato un orecchio attento all’ascolto, un interlocutore lungimirante e capace ma ancora di più degno di “vestire” la nostra amata maglia.
L’applauso di gran parte della sala conferenze, unitamente a qualche insignificante mugugno, ci hanno conferito certezza che da lì a breve avremmo riavuta la nostra IDENTITA’, il nostro “cognome”: quell’identità e quel cognome che ci accomunano TUTTI, che si fondono in uno nome solo – in uno ed uno solo – che è REGGINA!
Oggi, 28 febbraio 2019, è per tutti i tifosi della nostra amata la fine di un incubo. Un sonno durato quasi quattro anni turbato da “apparizioni” nefaste, da urla, da astio, da rancore, da bugie, da epiteti ed invettive che hanno turbato i nostri animi costringendoci a defilarci mestamente in quella sorta di “depressione” avvertita finanche da chi ha inteso prendersi in carico un fardello pesante ma importante e pieno di valori e di sentimenti. “Depressi” sì, ma mai domi!
L’Associazione Culturale “Leggende Amaranto” ringrazia, quindi, affettuosamente e calorosamente il Presidente, rendendo merito all’uomo Luca Gallo, per l’ennesimo segnale tangibile di legame verso quel sentimento assai nobile che è proprio dell’ “istituzione” Reggina e che da oggi ci accomuna ancora di più. Da “depressi” a felici…
Oggi ha vinto la Reggina e, ripresici dall’incubo vissuto, è legittimo “che il sogno abbia inizio”.