AL GRANILLO NON SI PASSA
Era forse la partita più attesa dell’anno quella tra Reggina e Catanzaro, dopo la cocente delusione dello scorso anno, che aveva visto la squadra amaranto perdere per 3-4, dopo un primo tempo a dir poco imbarazzante.
Cornice di pubblico importante, degna di altre categorie, coreografia da brividi e la gara ha inizio.
Mille tifosi giallorossi riempiono il settore ospiti, ed iniziano ad inneggiare contro Reggio Calabria. Tutto lo stadio risponde con qualche belato e coro di sfottò. La partita è iniziata anche sugli spalti.
“Salamuli”, si sente gridare da ogni settore dello stadio. Prima frazione di gioco sostanzialmente equilibrata, fino al momento dell’espulsione di Ciccio De Rose, per doppia ammonizione.
Sono diversi i pareri del pubblico circa il provvedimento adottato dal direttore di gara: “Ma simu pacci? ‘Ndi ‘rruvinau na partita l’arbitru”, “rassa stari chi fu fissa puru iddu, u sapiva chi su tuccava u ittava fora”.
Finisce il primo tempo e la gente è preoccupata circa il prosieguo della partita: “ora ‘ndi chiurimu e ‘ndi iettinu u gol”, commentano i più pessimisti … “hannu a pruvari mi si fannu fari fallu i chiddi ammoniti”, ribatte qualche altro. Detto, fatto. Sounas è abile nel cercare il fallo e Martinelli viene giustamente espulso.
Ristabilita la parità numerica in campo. “Ora sì chi ‘nda iucamu!”. I tifosi cominciano ad essere più fiduciosi, confortati anche da un gran gioco nel secondo tempo da parte della squadra amaranto, che sfiora più volte il goal.
“I ‘dda aiva a sbucari a riti”, impreca qualcuno sul mancato goal da parte di Rolando. “E chi fici u tiru ra papuzza?” commenta qualche altro, il tiro abbastanza telefonato di Sounas.
Ma è quando Denis si vede negata la gioia del goal da una gran parata del portiere giallorosso, che gli animi si riscaldano ulteriormente: “malanova, sta palla non voli trasiri oggi”, si sente urlare… “Mannaia nc’era fattu u gol chiddu chi i catanzarisi ‘ngiuriavunu penzionatu”.
“Nenti, non voli trasiri oggi, sai chi era bellu mi ‘nciu calavumu o novantesimu?”, profetizza qualcuno.
Ed è esattamente al minuto 87 che Corazza, con un gran colpo di testa, insacca la palla in rete dopo un cross al bacio di Bellomo. Esplode il Granillo. La gente si abbraccia, si bacia, fa gestacci verso il pubblico ospite.
E’ la liberazione, la rivincita dopo un anno di sfottò e di insulti sui social. La Reggina si aggiudica l’andata del derby di Calabria. Il capoluogo del calcio, oggi, è amaranto.
Cetty Gangemi