UN SOGNO NEL SOGNO DI NOME BIC
Vi sarà capitato di vedere in giro per la città un gruppo di giovanotti in carrozzina passeggiare, o magari in qualche locale o a teatro. Beh, molto probabilmente vi siete imbattuti nei campioni della Farmacia Pellicanó Reggio BIC, dove l’acronimo Bic non sta per la più famosa delle penne a sfera, ma per Basket In Carrozzina.
Loro dimostrano con i fatti che la disabilità, molto spesso, è un limite mentale più che motorio e che, ancor più spesso, siamo noi, cosiddetti normodotati, ad avere questi limiti ormai superati, frutto di concezioni del secolo scorso.
Un girone vinto a mani basse e adesso le finali four in casa, dove si ritroveranno le squadre più forti della serie B in un girone all’italiana per ritagliarsi un posto nell’olimpo del basket in carrozzina.
I ragazzi della BIC sabato e domenica al Pala Botteghelle, che verrà presto intitolato al mito Gianfranco Benvenuti, sfideranno Firenze, Parma e la corazzata Padova.
In quello che fu il tempio di imprese memorabili di una Viola targata Bianchi, Campanaro, Hughes, Kupec, ma anche li dove Caldwell, a suon di bombe, mandava a casa battuta l’Olimpia di D’Antoni Meneghin e Mcadoo, si potrà scrivere un’altra pagina di storia dello sport reggino.
Un sogno poter ospitare, con tanti sacrifici, nella nostra città una manifestazione di prestigio, un sogno nel sogno provare a realizzare l’impresa chiamata serie A.