MA LORO NON MOLLANO
Li guardo in viso uno ad uno, nessuno di loro ha la faccia cattiva, da combattente, facce da bravi ragazzi che hanno fatto del basket la loro vita.
Alessandri è un padre premuroso, Nobile, se lo vedete con gli occhiali, sembra uno studente di filosofia, Fallucca, nasconde un viso da ragazzino dietro quella lunga barba da rockstar, Vitale quella di un bimbo che mette le mani nella marmellata, Carnovali ha sempre il sorriso pronto, Paesano sembra quel ragazzo innamorato che non ha mai il coraggio di dichiararsi, Agbogan è poco più di un ragazzo e Fall se prova a fare il duro gli scappa da ridere. L’unico a provare a fare il duro è Mecacci ma poi, in fondo in fondo è un Toscano e gli passa presto, Pasquale Motta ha la tipica faccia da primo della classe e Trimboli sembra il fratello di Caparezza.
E questi guerrieri con la faccia d’angelo sono ancora lì a giocarsela con tutti, abituati a soffrire e a lottare. Ecco perché possono vincere o perdere con tutti.
Meno di due mesi forse e poi ognuno prenderà la propria strada, magari si incontreranno da avversari o, con qualcuno, da compagni di squadra ma difficilmente troveranno di nuovo un gruppo così.
E noi che vorremmo che questa stagione non finisse più, cercheremo di trovare innanzitutto un futuro e altri giovanotti capaci di portare in alto i nostri colori come stanno facendo loro.