STATO DI PERENNE PRECARIETA’
E mentre a Bari fin da ieri (venerdì) alle 10 è partita la prevendita per la partita di mercoledì contro il Monopoli, a Reggio si attendeva l’autorizzazione per quella di domenica a 48 ore dal fischio d’inizio.
E dove sta la novità? A Reggio la prevendita non parte MAI prima del giovedì, quando, rara eccezione che conferma la regola, si riesce ad anticipare di un giorno è un evento da ricordare, ma, mentre fino allo scorso anno, essendo tra pochi intimi la cosa non spostava più di tanto, adesso, quintuplicato il numero degli spettatori, diventa un problema eccome.
Colpa di chi non veniva prima (i soliti occasionali)? Colpa di Gallo che, piuttosto che adeguarsi al contesto, parla di grandi traguardi e acquista calciatori come fossero offerte su Amazon?
La realtà è che continuiamo a vivere in uno stato di perenne precarietà e, a qualsiasi emergenza, si risponde con un “non c’è problema”, fino a quando il problema non ti rimbalza addosso come uno schiaffo.
In una città dove le buche non fanno più notizia, tanto le conosciamo a memoria e sappiamo come evitarle, cosa sarà mai qualche lampada fulminata allo stadio, o qualche bagno da rimettere a nuovo? Noi ci arrangiamo, siamo abituati, la pipì la tratteniamo e la partita la vediamo anche al buio.
Purtroppo, però, poi ci sono degli organi preposti al controllo che non la pensano proprio così e, sopporta oggi, ti do tempo domani, alla fine, terminata la riserva di pazienza, decidono che o si mette tutto in regola o so’ cazzi.
In conclusione la colpa è proprio loro che non hanno capito come funziona a Reggio. Qualcuno convinca anche loro che “non c’è problema cumpari”.