SOLO NOI POSSIAMO PERDERLO
A differenza di alcuni addetti ai lavori, ormai a noi la Reggina non sorprende più.
Abbiamo capito che siamo di fronte ad una squadra che, oltre ad essere completa e forte, ha trovato l’alchimia giusta.
L’autorevolezza con la quale vince 3-0 a Potenza dimostra per la terza volta, dopo Monopoli e Avellino, che l’ultimo step, ovvero saper gestire il vantaggio in trasferta, è stato superato.
Tra i tanti esperti – urlatori – recriminatori, sono passate quasi inascoltate le parole di Giacomarro, tecnico del Picerno, il quale ha affermato in due occasioni (unico al momento) che la Reggina è LA SQUADRA PIÙ FORTE DEL CAMPIONATO. Nel ringraziare l’ex calciatore del Licata, ci preme sottolineare che la sua affermazione è soltanto (si fa per dire) lo specchio di ciò che recita la classifica: 31 punti, 5 di vantaggio sulla seconda, nessuna sconfitta in 13 partite, migliore attacco e la migliore difesa, capocannoniere del campionato e chi più ne ha più ne metta.
Dove sta il problema allora? Forse la “COLPA” della Reggina è quella di avere sovvertito i pronostici già scritti che vedevano due campionati in uno con il BARI già in B e le altre a lottare per i playoff. Addirittura c’è chi, come l’allenatore della Ternana, nemmeno ci considerava tra le favorite, mettendoci dietro a Bari, Catania, Catanzaro, Ternana e addirittura Teramo.
Trovare un guastafeste che sovverte l’ordine precostituito dà fastidio eccome. Ed allora mal di pancia a più non posso, macumbe di ogni genere, ma nessuno a dire che la Reggina ha semplicemente fatto meglio di tutte, anche di quel Bari che insegue ad 8 punti.
La reazione di Caiata, ultima in ordine di tempo, è l’ennesima dimostrazione che noi in questa categoria non c’entriamo un cazzo.
Non è superbia credetemi, ma forse in troppi si erano abituati ad una Reggina “perdente” a volte genuflessa che, al massimo, come un paio d’anni fa a Foggia, facesse da sparring partner alle feste altrui.
“È un insulto che una squadra come la Reggina sia in Lega Pro”
Luca Gallo aveva esordito così, quasi frastornandoci, ma aveva semplicemente detto la verità e questa verità fa male a tanti, ma è così dolce finalmente.