QUELL’UNICA MAGIA DI CHIRICALLO
8 partite: 1 vittoria, 2 pareggi e 5 sconfitte, questo fu il bilancio di Nicola Chiricallo sulla panchina amaranto nella stagione 1984/85.
Chiamato da Diego Nava dopo la sconfitta del derby di Messina a sostituire Claudio Tobia, fu sostituito dopo la sconfitta di Benevento (2-1 doppietta di Giorgio Lunerti) dalla nuova dirigenza guidata da Ivan Morace che si affrettò a richiamare Tobia il quale sfiorò l’impresa di una salvezza che, al termine del girone di andata, sembrava un’utopia.
Di Chiricallo ricordiamo però una partita epica, bellissima, da batticuore.
Era il 13 Gennaio 1985 e al Comunale giungeva la corazzata Palermo che, inseme al Catanzaro e al Messina di Franco Scoglio, si sarebbero contesi la promozione in B (alla fine conquistata proprio dai rosanero e dal Catanzaro).
La Reggina era desolatamente ultima insieme a quella Nocerina che aveva conquistato con gli amaranto la promozione dalla C2.
Piove al Comunale ed io mi trovavo come al solto al centro della gradinata tra le sbarre che dividono gli spalti dalla pista di atletica; per me era un modo per sentirmi vicino al prato verde, ai giocatori, sentirmi della partita. Poco più distante da me verso la curva sud, c’era sempre posizionato un gancio mezzo arrugginito che svolgeva la duplice funzione di segnaposto ad un anziano tifoso e di appoggio per l’immancabile radiolina collegata su tutto il calcio minuto per minuto. Anche questo era il vecchio Comunale…
Faceva paura quel Palermo, De Biasi, Mario Piga, De Vitis Messina, Barone, solo per dirne alcuni, una squadra che avrebbe fatto la sua bella figura in serie B.
Il primo tempo fu un monologo rosanero con occasioni ripetute che portano al gol: al 35′ una fuga sulla desta di Mario Piga si conclude con un perfetto cross verso De Vitis che di testa trafiggeva Giordano. Nella ripresa bastano 5 minuti al Palermo per raddoppiare: stavolta il traversone arriva dalla trequarti e lo effettua De Biasi sempre per lo specialista De Vitis che trafigge Giordano e sembra chiudere la partita.
Il pubblico perse speranze e pazienza io mi appellai al buon Dio promettendo che per due mesi sarei andato a messa ogni domenica in caso di rimonta.
Poco dopo, Chiancone, all’atto di battere un calcio d’angolo, viene colpito da una monetina lanciata dai tifosi amaranto e si lasció andare a dei gesti che gli costeranno la sostituzione provvidenziale con Mauro Vittiglio e la cessione al Campania.
Al 58′ su angolo battuto da Nobile, spuntava Geria di testa a riaprire le sorti del match. e 10 minuti dopo, Franco Mondello superava un paio di avversari e serviva Mauro Vittiglio al limite dell’area. destro preciso e Paleari battuto per un clamoroso 2-2.
Accanto a me un anziano signore non reggendo l’emozione si accasciò e l’esultanza per qualche istante fece spazio alla paura che per fortuna, svanì poco dopo grazie all’intervento di un medico.
Finì così tra la gioia generale per quella piccola grande impresa che avrà fatto felice anche il buon Don Lauro che, non senza stupore, mi rivide in chiesa a pagare quella scommessa, daltr’onde scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi. no?
REGGINA: Giordano, Geria, Nobile, Veronica Mondello Franco, Marco Cacitti, Paolo De Giovanni, Spinella, Antonio Moccia, Chiancone (58′ Mauro Vittiglio), Marco Fracas, Ardizzon (58′ Crucitti)
A disp.:Ritrovato Ernani Giuseppe Ritrovato, Aprea, Prochilo All. Chiricallo
PALERMO: Paleari, Franco Falcetta, Guerini, De Biasi, Tebaldo Bigliardi, Ranieri, Mario Piga, Majo (3′ Costa), Messina, De Antonio De Vitis, Barone.
A disposizione: Conticelli, Biondo, Testa, Pircher. All.: Tom Rosati
Arbitro: Bettini di Forlì
Spettatori: 7.000 (1.110 abbonati)
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