OBIETTIVO QUINTO POSTO
17 partite da giocare, 51 punti potenziali, ma un fardello pesantissimo di 6 (sperando non siano 8) punti di penalizzazione ereditati dalla vecchia gestione che compromette la scalata alle posizioni di vertice, quantomeno alle prime 4 in classifica se si pensa che il Catanzaro ha oggi 6 punti di vantaggio che diventeranno 12e con una partita da recuperare, Catania e Trapani 9 che diventeranno 15 con i rossoazzurri anch’essi indietro di una gara. Servirebbe un cammino stile Juventus e in contemporanea un crollo verticale di una di queste per recuperare un gap così importante. Naturalmente non abbiamo nemmeno nominato la Juve Stabia che oggi ha 18 punti in più degli amaranto. Sembra più fattibile, seppur molto difficile poter raggiungere il quinto posto occupato oggi dal Rende che ha soli 3 punti in più rispetto alla Reggina, ma che diventeranno almeno 9.
Con il regolamento dei playoff il quinto posto comporterebbe la disputa di due turni preliminari, entrambi in casa e con partita secca per accedere alla seconda fase dove ci attenderebbero (sempre di ipotesi si parla) almeno 3 partita da quest’anno con formula di andata e ritorno, con il ritorno sempre in casa della migliore classificata senza supplementari e rigori e senza alcun vantaggio, in caso di parità dopo i due match, per i gol segnati in trasferta. 180 minuti secchi insomma. Da questa roulette resterebbero 2 squadre ed entrambe dovrebbero essere promosse in B se, come sembra, il prossimo consiglio federale ratificherà finalmente il format della B per il prossimo anno. Caso improbabile, se la B dovesse rimanere a 19, servirebbe un ulteriore sfida andata e ritorno.
Insomma una vera e propria impresa titanica da fare impallidire gli eroi del – 11.
La spada di Damocle della penalizzazione peserà eccome, ma quantomeno sappiamo che la nottata sembra passata e vogliamo tutti avviarci verso una nuova primavera amaranto.