MATTEO E ROBERTO, COSÌ DIVERSI, COSÌ UGUALI
Due facce da playoff, Mecacci e Cevoli, due che ci mettono la faccia.
Hanno vissuto per una parte di stagione, una situazione molto simile con due società sull’orlo del fallimento ed entrambi sono riusciti a compattare i rispettivi gruppi mettendosi alla loro testa.
Poi l’arrivo di Gallo, l’esonero di Cevoli, mentre Mecacci continuava a navigare nel mare in tempesta. Il ritorno del trainer amaranto e la conquista dei playoff di Reggina e Viola hanno riportato i due su binari paralleli.
Se c’è una caratteristica che accomuna i due la troviamo certamente nello spessore umano seppur espressa in modi diversi. Cevoli, dopo il suo ritorno, ha un po’ messo da parte il suo lato accomodante e, legittimamente, qualche sassolino dalla scarpa se lo sta togliendo; Matteo, dal canto suo, non le ha mai mandate a dire e non poteva essere diversamente, ma entrambi hanno creato con la città un rapporto solido (Cevoli lo ha consolidato}, si sono fatti amare, rimpiangere (il tecnico amaranto), volere bene.
Oltre l’aspetto tecnico, che ha comunque evidenziato il grande valore di entrambi, la Reggio sportiva è guidata da due UOMINI come pochi.