LE MOSSE VINCENTI E IL FUTURO
È bastato meno di un tempo da Reggina per battere il Bisceglie.
Vada per le attenuanti del caso a cominciare da un terreno di gioco indecente, avevamo comunque di fronte una delle ultime della classe surclassata un girone fa e che mai aveva vinto in casa.
Potremmo dire che va tutto bene, che abbiamo sempre 9 punti di vantaggio a 17 giornate dalla fine del campionato con 10 partite da giocare in casa, ma non sarebbe corretto omettere le problematiche che sono emerse da 4 partite a questa parte.
Nella fattispecie ieri, naturalmente col senno di poi, la formazione iniziale si è rivelata un flop. In particolare De Rose e Bianchi, per fare un esempio, che hanno tirato la carretta fin qui con prestazioni di alto livello, hanno mostrato di attraversare uno scarso periodo di forma arrivando troppo spesso in ritardo sulle seconde palle e costringendo la squadra ad abbassare il proprio baricentro. Il Bisceglie ha avuto 2 occasioni, oltre al gol, nel primo quarto d’ora. Toscano, inoltre, (4 per il primo tempo, 8 per il secondo), che non è di certo l’ultimo arrivato, oltre a questo problema, si è ritrovato con un Sarao evanescente, Garufo nuovamente infortunato (ancora una ricaduta), Liotti non in giornata pur giocando da leader (batte lui ogni calcio da fermo), Blondett surclassato da Ebagua e un gol da recuperare.
Mettere dentro le armi pesanti, Denis in primis, e ridisegnare completamente la squadra ha dato la scossa e forse avrà fornito al mister delle indicazioni utili per il futuro. Chissà se, già contro la Virtus Francavilla, anche per le tre partite in una settimana, non avremo novità in formazione e non sarebbe poco visto che, nelle occasioni precedenti, di turnover ne abbiamo visto ben poco vista la brillantezza della squadra.
Non crediamo in carichi atletici eccessivi visto che il calendario della Reggina è molto più duro nella fase iniziale rispetto a quella finale. È più facile pensare che, fisiologicamente, i calciatori attraversino dei periodi di maggiore o minore brillantezza, ma, visto l’organico ampio e di qualità della Reggina, la possibilità di ruotare senza perdere qualità è evidente.
Siamo certi che Toscano, al di là delle dichiarazioni istituzionali, stia riflettendo e tanto. La Reggina può e deve tornare agli standard che possiede e siamo certi che ciò accadrà presto.