LA SPAL AI RAGGI X
Domani sarà di scena al “Granillo” la Spal, retrocessa dalla serie A in fase di rinnovamento, avversario ostico per i ragazzi di mister Toscano vogliosi di conquistare nuovamente il bottino pieno. Tra campo e panchina un incrocio di ex, il neo acquisto Cionek (sponda amaranto) si aggiunge a Gasparetto da un lato ed all’amato reggino ex amaranto Missiroli.
I ferraresi arriveranno a Reggio con un giorno di riposo in meno rispetto agli amaranto, avendo giocato mercoledì, e con 120 minuti sulle gambe che gli hanno fruttato il passaggio del turno di Coppa Italia ai danni del Crotone dopo i calci di rigore.
Sono allenati da Pasquale Marino (amico ed ex compagno di Mimmo Toscano al Potenza), che negli ultimi anni sembra un po’ aver smarrito il bandolo della matassa, e finora si trovano un punto sotto la Reggina. Come tutte le squadre dell’allenatore siciliano segnano tanto, ma subiscono molto (8 gol fatti, 8 subiti nelle prime cinque partite).
Per quanto riguarda lo schieramento in campo dei ferraresi, qualche dubbio è generato dall’identità (non svelata) dei tre calciatori trovati positivi al Covid 19.
In porta dovrebbe giocare l’esperto Berisha. Dickmann e Sala i terzini, Salamon, Vicari e Tomovic i centrali, Murgia e Valoti interni, Castro e Di Francesco esterni con licenza di accentrarsi, Sebastiano Esposito punta centrale.
La Spal predilige giocare il pallone da dietro con i centrali Vicari (in questa situazione) e Salamon (che Zeman nel Foggia schierava in cabina di regia, poi riciclatosi come difensore centrale). Il centravanti Sebastiano Esposito (fuori inquadratura) viene incontro. Il pressing e la capacità della Reggina di accorciare in avanti potrebbe costringerli a lanciare il pallone lungo
Quando la palla è nella metà campo avversaria gli esterni vengono in mezzo al campo per liberare le fasce per l’avanzata dei terzini. Qui cerchiato c’è Castro, quando si va dall’altra parte è Di Francesco che fa quel movimento tra le linee
La Spal porta molti uomini in fase offensiva, mandando spesso al cross gli esterni con cinque uomini (i tre attaccanti, l’altro esterno e un centrocampista) pronti a far male
Qui è il gol del 2-2 contro il Vicenza, sono addirittura in sette nell’area di rigore avversaria, i due esterni (uno al cross), le tre punte e i due centrocampisti. L’inserimento da dietro senza palla di Valoti (freccia blu) qui viene premiato
Nel primo tempo invece era stato premiato l’inserimento senza palla di Murgia in occasione del primo gol. I due centrali di centrocampo della squadra di Marino hanno questa capacità di inserirsi da dietro e servirà massima concentrazione
In fase difensiva la Reggina avrà parecchie opportunità tra le linee. Qui è una situazione di ripartenza ma, anche a difesa schierata, la squadra di Marino tende ad alzare la pressione con le punte mentre la difesa resta statica creando quel buco dove i vari Menez, Bellomo, Bianchi, Folorunsho potrebbe andare a nozze
Quando la difesa è attaccata frontalmente poco prima del limite dell’area uno dei centrali rompe la linea per fronteggiare il portatore di palla avversario
Sugli angoli la marcatura è a uomo con due calciatori a zona all’altezza del primo palo
Giuseppe Caridi – Leo Mamone