SINISA, SIMBOLO DI CHI LOTTA E NON SI ARRENDE
Avremmo voluto e forse dovuto scrivere di acquisti, trattative, di quello che potrebbe arrivare e dell’altro che potrebbe partire, ma certe notizie ti stravolgono la mente e il cuore e scavalcano ogni gerarchia.
Oggi parliamo di SINISA MIHAJLOVICH che ha dovuto abbandonare una battaglia, quella da allenatore del Bologna, per combatterne una molto più dura e di gran lunga più importante.
Ho la leucemia in una fase avanzata, aggressiva. Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non sono di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire.
Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi.
Lo abbiamo conosciuto come un lottatore in campo e da allenatore, figlio di una terra che sa cosa significa combattere per qualcosa.
Ci ha sempre messo la faccia e lo ha fatto anche oggi nel momento più difficile, col suo solito atteggiamento da tigre che mai si arrende, come nel recente episodio durante gli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia Lazio – Atalanta.
Ci hanno fatto riflettere le sue parole come quelle di Luca Vialli circa un anno fa, perché i campioni spesso sono come dei miti indistruttibili nel nostro immaginario.
Ma la vita non fa distinzione se tu sei un campione o una persona come le altre e quando si lotta si è tutti uguali, Sinisa come il signor Giuseppe che lotta in un ospedale di periferia. Ad entrambi auguriamo di vincerla questa battaglia, la più importante.