LA VIOLA E’ SALVA. VIVA LA VIOLA
Non lo diciamo a voce alta, perché in questo periodo abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto, ma le parole di Menniti oggi a Touring non lasciano dubbi: LA VIOLA E’ SALVA, questo famigerato closing arriverà venerdì semplicemente perché il rappresentante della Mood Project è dovuto partire perché, in fin dei conti, il suo lavoro non è acquistare la Viola.
Lo so che starete pensando che, come in un vecchio film, è partito e non tornerà, ma tranquilli non è così, giovedì il ritorno a Reggio e venerdì l’acquisizione del 100% delle quote societarie della Viola.
Perché il 100%? Semplicemente perché, lasciando anche una piccola percentuale alla vecchia proprietà, l’inserimento nei ranghi del Trust Supporters neroarancio sarebbe stato evidentemente più complicato. Allora acquisizione dell’intera società e porte aperte ai tifosi.
La testardaggine di Menniti e Lo Presti, il lavoro prezioso di Fusco e Leuzzi, ma anche la collaborazione di Condello e Coppolino, pur non senza intoppi, hanno portato al risultato da tutti desiderato.
Finalmente la telenovela sta per scrivere la parola fine e, come nelle favole che si rispettano, dopo la paura, che sia il lupo di Cappuccetto Rosso o la mela di Biancaneve, il finale è all’insegna del “E vissero tutti felici e contenti”.
Quale sarà il primo atto della nuova proprietà? A noi sembra la cosa più giusta e più semplice: pagare i compensi di tutti e dico tutti i tesserati, casomai se c’è da prendere un rinforzo lo si farà dopo. Chi ha tirato la carretta può e deve finalmente ricevere quanto gli spetta, ma questo Menniti lo sa bene.