CALABRIA, NUMERI CONTENUTI E DUE PERICOLI
I dati, dall’inizio della diffusione del virus sono rimasti tutto sommato contenuti rispetto alle regioni più colpite.
A più di tre settimane dalla prima ondata di rientri, la più corposa, non abbiamo avuto, per fortuna, la temuta crescita esponenziale. Vero è che una grossa percentuale dei contagi è dovuta a contatti con soggetti rientrati dalle zone rosse, asintomatici.
In Calabria sono oltre 12.000 i rientri regolarmente denunciati e, quindi, sottoposti a quarantena volontaria, ma ce ne saranno stati parecchie migliaia sommersi, specialmente nei primi periodi quando i controlli erano meno rigidi.
Il crescere del numero dei positivi è dovuto in gran parte a questo purtroppo, pur senza colpevolizzare i singoli o cercare a tutti i costi il capro espiatorio.
Il secondo pericolo sta arrivando da alcune case di riposo per anziani, la categoria più vulnerabile. I casi di Bocchiegliero, San Lucido, Chiaravalle, Melito, e stamattina Reggio costituiscono oltre il 20% dei casi regionali e, purtroppo, fanno salire il numero dei decessi.
SIAMO, a detta di molti esperti, nella settimana più importante, quella in cui dobbiamo a tutti i costi tenere, resistere.
La raccomandazione di rimanere in casa è stata rispettata anche da un popolo spesso ritenuto incurante delle regole, ma la sensazione che avverto, almeno oggi, dalla mia finestra, è che il numero di mezzi che circolano sia superiore ai giorni scorsi.
Serve uno sforzo ulteriore per vincere la battaglia, rimanere a casa, prestare cura ed attenzione agli anziani, alle case di cura.
Ogni minima distrazione, ogni scelta incurante del prossimo, potremmo pagarla tutti e duramente.