25 APRILE 1965, LA MELA DI CROTONE
Perché i ricordi hanno un giorno e un’ora indelebili nel tempo.
Correva il 25 Aprile 1965 e la Reggina di Granillo e Maestrelli si recava a Crotone con l’intento di vincere e mantenere il primato contro una squadra in piena lotta per non retrocedere.
Già dopo 5’ Santonico metteva in rete sfruttando un cross di Alaimo deviato da Ferrigno.
Ma alla mezz’ora il guardalinee appostato nella zona dei popolari affollati per lo più da tifosi amaranto (sono 3.000 al seguito della Reggina) cade a terra Sembrerebbe colpito da un sasso (si scoprirà poi che si trattava di una mela).
Fatto sta che il sign. Cirò di Rossano (questo era il nome del guardalinee) non se la sente di proseguire e l’arbitro Picasso di Chiavari è costretto a proseguire la partita con due guardalinee di parte, ovvero due tesserati delle società, proprio come nelle partite delle categorie più basse.
La Reggina porta a casa il successo, ma in serata viene tratto in arresto il 31enne Umberto Pizzi fratello della celeberrima Maria Ciaciola e anch’esso sembrerebbe affetto da qualche problema psichico.
Sta di fatto che gli organi di giustizia infliggono la sconfitta a tavolino per 2-0 agli amaranto consentendo così al Crotone di conquistare due punti che saranno decisivi per la salvezza.
Alla fine del campionper gli amaranto sarebbe stata la prima storica serie B.
CROTONE: Vaglia, Paolini, Golfarini, Fabrizi, Pavone, Francia, Fumagalli, Galli, Ronzulli, Pulvirenti, Galluppi. All. Zanollo
REGGINA: Persico, Mupo, Barbetta, Baldini, Gallusi, Gatto, Alaimo, Camozzi, Ferrigno, Florio Santonico. All. Tommaso Maestrelli – Presidente Oreste Granillo