TANTE PAROLE, DOMANI (FINALMENTE) SI GIOCA
Sembra durata un secolo, almeno per me, questa settimana.
Dalla fine del calciomercato che ci ha regalato grandi e continue soddisfazioni, un clima misto tra calma e appagamento si è insinuato in molti di noi.
Sarà perché eravamo lì ad attendere ogni giorno la notizia a cercare di capire quale potesse essere il prossimo colpo, invece, da martedì mattina, si è tornati a quella che dovrebbe essere la normalità.
Eppure di notizie ne abbiamo avute positive, ma anche negative purtroppo.
Il transfer di Denis che domani potrà essere in campo, la quasi certa agibilità della gradinata e quella negativa dei Daspo inflitti a due giovani tifosi che ha portato gli ultras della sud a manifestare il loro dissenso per l’ennesimo provvedimento ritenuto da loro ingiusto e per delle leggi oltremodo restrittive.
Per questi motivi niente cori e striscioni per i primi 45 minuti. E giù tutti a giudicare e contestare.
Nel mio piccolo mi permetto di dire la mia.
Non sono mai stato un ultras e, proprio per questo motivo non sono in grado di capire la cosiddetta MENTALITÀ ULTRAS. Ecco perché rispetto le loro decisioni e NON le giudico.
L’ultras non è un tifoso come tutti, non voglio dire che sia migliore o peggiore, è DIVERSO per status, per mentalità. Per questo non può essere giudicato e comunque, così come accetto ciò che mi può piacere, allo stesso modo devo fare con ciò che non riesco a comprendere (per un mio limite).
Fanno bene o male non posso dirlo, di certo ci mettono la faccia e rischiano molto più di noi.
Io, a prescindere, lì rispetto e non li giudico.
Domani, per fortuna, la palla tornerà a rotolare e saremo qui a parlare di altro, forse…