L’UOMO DELLA PROVVIDENZA
Nome Giuseppe, cognome Ungaro, per la Reggina l’uomo della Provvidenza.
Abbiamo ancora nella mente quel gol contro il Rieti che, contemporaneamente, salvò la panchina di Cevoli e diede la spinta per un finale di girone di andata da record.
Poi finisce sul mercato, ad un passo dalla Lucchese, ma lui caparbiamente rimane qui, finisce fuori lista, ma continua ad allenarsi. Per lui nel 2019, il campo è solo quello di allenamento, le domeniche sono di riposo forzato.
Uno strano scherzo del destino, dopo il ritorno di Cevoli che in lui ha sempre creduto (lo aveva al Renate lo scorso anno) ela rescissione forzata di Alessio Viola, lo rimette in gioco.
Cevoli non ha dubbi nel reinserire lui.
Inutile dire che, quando il tecnico, dopo oltre 4mesi, lo ha buttato nella mischia sullo 0-1 in molti siamo rimasti sorpresi.
Invece lui è entrato con la mentalità di chi vuole spaccare il mondo e la partita lottando su ogni pallone e tirando fuori dal cilindro un gol incredibile seguito da una corsa liberatoria di 70 metri per andare fin sotto la Sud.
Le favole sono così Giuseppe, c’è sempre il momento negativo in cui tutto sembra perduto, ma poi c’è il lieto fine e tutelo sei meritato.
Giuseppe Ungaro, l’uomo della Provvidenza.
Foto Maurizio Polimeni