L’ULTIMA SALVEZZA
Un personaggio che è riuscito a mettere d’accordo tutti, questo è stato il giudice Peppino Viola, uomo che ha segnato un’epoca, realizzando più che un sogno un’utopia portando la nostra città ai vertici del basket italiano e, soprattutto, adoperandosi per la realizzazione del “Botteghelle” che venne edificato in soli 57 giorni in quel lontano 1983 quando la Viola, dopo aver conquistato la storica promozione in A2 sembrava destinata a trasferirsi a Catanzaro.
Il giudice Viola era quello capace di convincere i giocatori rendendoli parte di un sogno, quel sogno che lui non ha mai smesso di costruire, come quando portò il Kim Hughes, campione d’Italia con il Bancoroma, a Reggio Calabria a vestire per lunghi anni la canotta neroarancio.
Quasi mai sotto la luce dei riflettori, preferiva lasciare ad altri il palcoscenico e dedicarsi al lavoro spesso sottotraccia ma che ha portato Reggio Calabria ad amare il basket ed a gremire con oltre 5000 persone il Botteghelle ogni santa domenica.
La Viola è diventata mito grazie a lui, emblema di una città che cercava il riscatto anche attraverso lo sport.
Peppino Viola ci ha lasciati con stile, senza frastuono, in silenzio quasi come a non voler disturbare, ci ha lasciati subito dopo che la Viola ha raggiunto la salvezza, un altro segno del destino…