ROCCO MUSOLINO ESEMPIO DELLA VERA REGGINITA’
Hai accolto questo riconoscimento come al solito senza squilli di trombe ma con orgoglio perché tu, caro Rocco, sai bene che sei tra i pochi personaggi che, anche chi non ti ha mai visto, ti riconosce per la tua voce. Quanto volte ti sarà capitato per strada di sentire qualcuno chiederti: “Ma lei è Rocco Musolino?” perché la tua voce è entrata nelle nostre case ormai quasi 40 anni fa quando ancora la partita in tv era una sintesi di serie A alle 19 e i risultati della schedina scorrevano come sottopancia durante domenica in, quando tutto il calcio minuto per minuto era un cult e la Reggina vivacchiava in C battagliando nei catini infuocati di tutto il sud, quando la tecnologia era un lunghissimo cavo telefonico o un favore da chiedere alla signora dei palazzi di fronte lo stadio di Castellamare in cambio di un vassoio di pasticcini.
La cosa straordinaria è che la tua radiocronaca ha resistito all’avvento della tecnologia, delle pay tv, ha conservato lo stesso fascino di quando interrompevi da Cagliari la pubblicità per un gol di Lunerti,
o quando raccontasti il gol di Tarcisio Catanese che riportò la Reggina in B dopo 14 anni
ma anche quando gridasti serie A per la prima volta nel 1983 per la promozione della Viola
o come dimenticare Savoldi che gela il San Paolo
ma ogni partita porta von sè un aneddoto, un ricordo, un’emozione.
Rocco non rappresenta la Reggina, ma la Reggio Calabria bella, quella che, nonostante tutto crede ancora che anche a queste latitudini sia possibile emergere e rimanere persone per bene.
Congratulazioni all’amico, al professionista ma soprattutto all’uomo Rocco, in questo riconoscimento, consenticelo, ci siamo un po’ tutti noi che ti abbiamo ospitato virtualmente nelle nostre case.
Un piccolo pensiero che sono certo condividerai: dividi questa onorificenza con chi ha creduto in te, con chi ha contribuito affinché tu portassi avanti la tua passione e la facessi diventare storia: RODOLFO RODA’.