SERIE C, SI RIPARTE, MA COME?
Finalmente una certezza: il calcio riparte, tutto il calcio professionistico senza se e senza ma! La serie A e la serie B hanno già le date, la C sembra una barca nel mare in tempesta.
Scongiurata l’ipotesi di fermare tutto cristallizzando le classifiche restano in piedi due possibilità:
- Ripresa regolare del campionato con relativi playoff;
- Disputa dei soli playoff.
L’orientamento di Gravina sembra chiaro: niente scorciatoie, si riprende regolarmente, ma la FIGC ha avuto carta bianca dal Governo che , nel Decreto Rilancio ha dato ampi poteri sulla gestione del format dell’attuale stagione (eventuali playoff e modifica degli stessi) e ha creato una sorta di parafulmine per proteggere la Federazione dalla prevedibile pioggia di ricorsi delle varie società.
In sintesi oggi dovrebbe esserci un Consiglio Direttivo straordinario di Lega Pro con la presenza di Gravina per arrivare al Consiglio Federale (che dovrebbe tenersi l’8 Giugno e non il 4) con una linea ben delineata.
La linea portata avanti da Gravina è ripresa regolare del campionato con successivi playoff in forma ridotta. Impensabile disputarli con l’attuale format che richiederebbe più di un mese. Questa è l’unica formula che farebbe ritornare in campo tutte le squadre. Il Presidente Federale non è favorevole a promozioni a tavolino e vorrebbe che fosse il campo a certificarle. Se dovesse passare questa linea, le squadre dovrebbero attrezzarsi per riprendere gli allenamenti nel rispetto dei protocolli. Il campionato potrebbe ripartire il 21 o il 28 Giugno con il girone C che andrebbe a disputare solo 8 giornate, gli altri 2 gironi 11. La finale di Coppa Italia e i recuperi dei gironi A e B potrebbero giocarsi il 24. I playoff sarebbero in forma ridotta (dalla seconda alla quinta?).
L’ipotesi caldeggiata dalla Lega Pro rimane quella di giocare solo i playoff, ma, in questo caso, si darebbe carta bianca alla FIGC per decidere format e partecipanti.
Resta il nodo delle squadre che sono in difficoltà e di quelle che hanno svincolato tanti calciatori e questo sarà un altro nodo da sciogliere, ma, in linea di principio, tutti si dovranno attrezzare per ritornare in campo, volenti o nolenti.