LA REGGIO PIU’ BELLA
Mancava dal 1998 il derby delle due Reggio al Granillo e, in quell’ultimo precedente, la Reggina conquistò la vittoria che diede avvio alla cavalcata verso la serie A dopo un inizio di campionato non certo positivo.
Alla Reggina bastano 4′ per passare in vantaggio. Da un tiro di Situm nasce un calcio d’angolo che Edera batte sul primo palo dove si avventa Montalto che di testa non lascia scampo a Venturi. La reazione della Reggiana produce un paio di calci d’angolo, nulla più. Gli ospiti attaccano a pieno organico prestando il fianco al contropiede amaranto che però non si concretizza, ma la Reggina dimostra una facilità e velocità di manovra davvero apprezzabili.
Il primo vero brivido per Nicolas arriva al 26′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ajeti schiaccia di testa ma spedisce sopra la traversa. La partita diventa più fisica, la Reggiana guadagna metri e, proprio mentre tutti aspettano la fine del tempo, Kargbo, tutto solo in area, dalla sinistra trafigge Nicolas per l’1-1.
La Reggina ad inizio ripresa sembra accusare il colpo e non mostra più la lucidità dei primi 20′. Gli amaranto soffrono il pressing della Reggiana e rischiano in qualche disimpegno. Baroni prova a modificare qualcosa inserendo al 56′ Rivas e Denis per Edera e Montalto, ma la situazione non migliora. Alla mezz’ora Baroni completa i cambi con Stavropoulos, Liotti e Crimi per Loiacono, Folorunsho e Bianchi.
Serve un lampo e arriva a 3′ dalla fine quando su una sponda di Liotti Rivas si trova di fronte a Venturi e lo supera con la provvidenziale deviazione di Yao. Al 90′ Lunetta si inventa una prodezza e pareggia ma il gol viene annullato per una posizione irregolare di Kirwan che tenta di intervenire sul lancio.
Finisce in gloria con un sogno che continua pur dopo una prestazione non esaltante dopo i primi 20′ di bel gioco prima di un lungo blck out.
Siamo lì a giocarci un posto nei playoff e, a salvezza pressoché acquisita, sognare non costa nulla. Tutto in 360′ minuti con lo sguardo finalmente rivolto in alto verso ciò che non succede, ma se succede….