LA REGGIANA AI RAGGI X
Terza gara per il neo tecnico amaranto Marco Baroni che spera di centrare la prima vittoria in campionato alla guida della Reggina, e quindi di concretizzare i miglioramenti visti (in poco tempo) in termini di equilibrio fra i reparti.
L’anticipo del quindicesimo turno di serie B si giocherà al Mapei Stadium (nato come stadio Giglio) e vedrà disputarsi il derby fra le due Reggio. Entrambe neopromosse non navigano in ottime acque essendo invischiate nella lotta per non retrocedere, ma essendo partite con obiettivi nettamente diversi per gli emiliani è il tipo di campionato che ci si aspettava.
Ma vediamo come si schiereranno domani: in porta schiereranno Cerofolini, mentre il trio difensivo sarà composto sicuramente da Ajeti e dall’ex amaranto Costa (1 rete), in ballottaggio per la terza maglia Espeche e Gyamfi.
A centrocampo, sulla destra dubbio tra Libutti e l’ex amaranto Kirwan (1 assist) con il primo leggermente favorito, mentre sulla sinistra giocherà Zampano. I due mediani dovrebbero essere i collaudati Muratore e Varone (2 reti).
A fungere da raccordo fra centrocampo e attacco ci sarà Radrezza (3 reti e 4 assist), che avrà il compito di innescare le due punte Kargbo (1 rete e 2 assist) e Mazzocchi (6 reti e 1 assist).
Abbiamo più volte provato a spiegare che il modulo tattico è solo una dislocazione in campo dei giocatori in fase difensiva, ciò che realmente conta sono i principi di gioco. Di Alvini si dice giochi col 3-4-1-2 ma, come potete ben vedere, questo è tutto tranne che un 3-4-1-2. La Reggiana difende sull’uomo, con il trequartista (la X blu in basso) che si ritrova a fare l’esterno sinistro, l’esterno sinistro (cerchiato) interno di centrocampo con le spalle al pallone, le due punte in verticale e una superiorità numerica in difesa. Se l’Empoli andasse lateralmente col pallone i difendenti della Reggiana farebbero quei movimenti indicati con la freccia nera. Principi di gioco difensivi simili ce li hanno soltanto l’Atalanta e il Verona in Italia, il Leeds di Bielsa nella Premier League
In fase offensiva se la squadra riesce a recuperare palla nella metà campo avversaria riesce con facilità a correre verso la porta, qui sono addirittura in sette, restano fuori solo i tre centrali ed il portiere
Ed ecco come avviene lo sviluppo: movimenti per liberare la corsia esterna degli uomini in attacco e non solo, anche quello di venire incontro al portatore di palla per aprire la difesa avversaria
Un’altra soluzione è quella di lasciarsi campo da attaccare per la velocità di Kargbo. L’attaccante della Sierra Leone (come Kallon) è abile anche negli spazi stretti ad attaccare la difesa alle spalle, come in occasione del gol che fece al Bari nella finale dei play-off di Serie C
Giuseppe Caridi – Leo Mamone