IL VICENZA AI RAGGI X
È un Vicenza incerottato quello che domani si presenterà al Granillo. Oltre gli squalificati Diaw e Bruscagin, Brocchi dovrà rinunciare pure agli infortunati Boli, Lukaku, Meggiorini, Taugourdeau, Pasini, Ranocchia, Bikel e Cappelletti. Per portarne ventidue a Reggio il tecnico della Lanerossi ha dovuto attingere alla primavera. Ritorna tra i convocati l’ex portiere amaranto Confente, prima convocazione per il 40enne Christian Maggio che non ha certo bisogno di presentazioni.
È una partita importante per la Reggina che vincendo potrebbe godersi un finale di campionato con minori patemi aspettando la penalizzazione e soprattutto il presidente. Tra qualche giorno fare chiarezza sul presente e sul futuro sarà inevitabile. Ma intanto bisogna giocare e c’è da dire che con 43 reti subite il Vicenza ha la seconda peggior difesa del campionato (solo il Crotone con 44 reti al passivo ha fatto peggio). La squadra del presidente Rosso è reduce da cinque risultati utili consecutivi (7 punti, una vittoria e quattro pareggi, quattro reti segnate e tre subite).
Scelte praticamente obbligate quelle dell’ex allenatore del Milan. Questo l’undici che dovrebbe scendere in campo domani, fischio d’inizio alle ore 18.30: Contini (3 reti bianche); Maggio, Crecco (1 rete e 2 assist); Zonta (1 assist), Brosco, De Maio (1 assist); Dalmonte (1 rete e 1 assist), Cavion (2 reti e 1 assist), Teodorczyk, Giacomelli (2 reti e 2 assist), Da Cruz (2 reti e 1 assist).
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Ad inizio azione il Vicenza, così come il Pisa e la modernità (?) del calcio, predilige la costruzione dal basso. Lo scarico è su uno dei terzini che cercherà l’esterno sul lungo oppure uno dei due mediani che viene incontro sul corto
Una cosa ricercata dalla squadra di Brocchi è la ricerca di superiorità numerica sulle fasce. Il terzino porta palla, Giacomelli viene incontro portandosi dietro il difensore liberando lo spazio alle sue spalle dove Da Cruz si infila
In fase difensiva i biancorossi tengono quattro difensori mentre i centrocampisti stringono parecchio sulla palla, magari con l’aiuto di una delle due punte. La difesa non sempre accorcia in avanti lasciando spazio tra le linee
In contropiede la preoccupazione maggiore è quella di posizionarsi a difesa della porta scappando all’indietro, così facendo il rischio è di lasciare un uomo libero al limite dell’area fronte alla porta
Giuseppe Caridi – Leo Mamone