IL SACRIFICATO
Solo un mese fa era nella lista degli incedibili, oggi DIMITRIOS SOUNAS è con le valigie in mano, richiesto da parecchi club e sacrificato come “over di troppo” in un centrocampo in cui solo DE ROSE, 33 anni e 54 presenze in serie B in carriera, non è mai stato davvero in discussione.
Eppure le qualità del Greco, l’opportunità di esprimersi meglio in una categoria superiore, la duttilità tattica, la capacità di aspettare in silenzio il proprio momento, sono giudizi quasi unanimi.
Eppure SOUNAS non rientra nei piani della Reggina, così come non è rientrato Corazza nonostante sia stato l’artefice della fuga nel girone d’andata del campionato scorso.
Lungi da noi mettere gli uomini davanti alla maglia, all’obiettivo, ma ci permettiamo di manifestare perplessità su alcune scelte nella speranza di essere smentiti.
La domanda però è lecita: come può un calciatore passare da essere punto fermo (parole del DS il 6 Luglio) a ritrovarsi fuori dal progetto? In cosa è cambiata la strategia amaranto in questo tempo? Chi ha cambiato idea nel frattempo?
I calciatori, i tecnici, anche i dirigenti passano, la Reggina resta, ma, nel tempo del tutto bello tanto c’è Gallo, qualche piccola perplessità ci sia concessa.
Ultima curiosità: che senso ha fare partire titolare Sounas a Benevento quando si conosceva già il suo destino?