IL PORDENONE AI RAGGI X
Quinta giornata di serie B che ci vedrà ospiti del Pordenone guidato dal tecnico Attilio Tesser che ai tifosi amaranto rievoca la sfortunata notte di Novara. I neroverdi non hanno iniziato bene questo secondo anno in serie cadetta, tre soli punti frutto di tre pareggi e una sconfitta, sembrando la brutta copia della squadra rivelazione che ha dominato la serie C e sfiorato (all’esordio in B) la serie A lo scorso anno.
Le squadre di Tesser si fondano su automatismi perfettamente rodati e non avrà aiutato lo smantellamento avvenuto in questa sessione di mercato, ben oltre la decina sia il numero degli acquisti che quello delle partenze. Problematica che in casa amaranto non sembra essersi presentata, di ciò va dato ampio merito a mister Toscano.
Sotto accusa il reparto difensivo, finora l’unico a salvarsi sembra essere il centravanti ex Cittadella Diaw che con le sue tre reti ha tenuto a galla la squadra.
Il tecnico dei friulani è un sostenitore della difesa a quattro e delle due punte, il reparto dove dimostra più elasticità è il centrocampo, non irrigidendosi sui quattro obbligatoriamente in linea.
Vediamo come dovrebbe scendere in campo domani il Pordenone, in porta sicuro titolare Perisan. In difesa, a destra Vogliacco mentre a sinistra Farasco, il mediano sarà Calò davanti alla coppia di centrali composta da Camporese e Barison (1 rete). Il mediano di destra dovrebbe essere Magnino con lo spostamento di Rossetti a sinistra, escluso Misuraca titolare nell’ultima gara. Il centravanti sarà Diaw (3 reti), con Ciurria (anche se ha qualche speranza Scavone) a rifinire e ballottaggio fra Mallamo e Musiolik come seconda punta, con il primo favorito per avere un atteggiamento più prudente.
Il Pordenone ha trovato in Diaw l’ariete capace di trovare la porta. Bravo ad attaccare la profondità, si mette alle spalle del difensore che va a contrastarlo e usa il gomito per spostarlo
La squadra di Tesser è pericolosa anche sui piazzati con il piedino di Calò capace di mettere palloni insidiosi in mezzo, uniti alla fisicità e ai blocchi che portano per liberare l’uomo. Qui con la Spal segnerà il centrale Barison
Sugli angoli contro invece la disposizione è a zona, con parecchia densità nell’area di porta
In fase difensiva sono sempre ben allineati ma, alle spalle dell’ultimo difensore, soffrono: hanno preso gol così con la Spal e la cosa si è ripetuta martedì pure a Cittadella, a patto di allargare il pallone sulle fasce. Come si vede sono in sette più il portiere e tutti sono girati verso il pallone
Altra cosa che soffrono sono gli inserimenti senza palla, la linea difensiva è sempre ordinata ma l’uomo tra le linee praticamente non viene seguito dai centrocampisti, né un difensore esce per rompere la linea. Anche qui tutti guardano il pallone ma le mani dei difensori sono sugli attaccanti
Giuseppe Caridi – Leo Mamone