Posticipo d’alta classifica all’Oreste Granillo, gli amaranto incroceranno gli scarpini con la corazzata ligure rossoblù. La squadra di Blessin, costruita per ammazzare il campionato, dopo un inizio non altezza sta venendo fuori giornata dopo giornata. Scenderà a Reggio forte di cinque vittorie e una sola sconfitta nelle sei trasferte finora disputate e la vittoria del Frosinone la obbligherà a giocare per i tre punti onde evitare una prima mini fuga dei ciociari.
Qualche assenza importante per i liguri che non potranno contare sul vice capitano Badelj squalificato, oltre gli infortunati Pajac, Ekuban, Ilsakner e Sturaro.
Classico schieramento 4-2-3-1, per cui in porta dovrebbe esserci Semper tenuto conto che Martinez è recuperato da pochissimo, anche se Blessin ha glissato sull’argomento in conferenza stampa.
La difesa a quattro sarà composta dai centrali Dragusin e Bani, affiancati a destra da Hefti e a sinistra da Sabelli.
I due mediani saranno Strootman, che sostituirà Badelj, e Frendrup.
I tre fantasisti dovrebbero essere i confermati Yalcin a destra (Jagiello in ballottaggio), Aramu in posizione centrale e Gudmundsson a sinistra.
In attacco il centravanti di categoria Coda.
Ricapitolando: Semper (Martinez); Hefti, Sabelli; Frendrup, Dragusin, Bani; Yalcin (Jagiello), Strootman, Coda, Aramu, Gudmundsson
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Il Genoa in fase di impostazione fa girare il pallone per permettere alla squadra di salire. Uno dei terzini cerca Coda con un lancio e sulla seconda palla è aggressivo in mezzo. In questa situazione sono cinque gli uomini oltre la linea della palla, Coda e Aramu attaccano la profondità allargandosi e creando lo spazio per l’inserimento dei trequartisti (in questo caso Jagiello) più quello di Strootman
Arrivare velocemente sulle punte è un mantra per il Genoa, accompagnare l’azione un altro. Qui sono in sette, tanti uomini che arrivano di corsa contro difese allungate dal gioco verticale. Senza dimenticare Coda che in Serie B è un fattore
In fase difensiva una cosa che soffre la squadra di Blessin sono le giocate sulle fasce dove fa fatica ad accorciare. Puntare i loro terzini è una soluzione, il cross in mezzo un’altra dove le marcature, specie sul secondo palo, non sono una specialità
Altra cosa che il Genoa soffre sono i calci d’angolo. La disposizione è a zona, Hernani da destra e Di Chiara da sinistra con la traiettoria ad uscire hanno le qualità per mettere palloni tesi e pericolosi in mezzo
Giuseppe Caridi – Leo Mamone